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Elica, giornata di sciopero degli operai

Questa mattina, 8 settembre, i lavoratori della multinazionale fabrianese, leader nel settore delle cappe aspiranti, hanno manifestato davanti alla sede dell’azienda perché preoccupati dal rinnovo dell’accordo sindacale

Operai dell'Elica in sciopero

FABRIANO – Elica, sciopero degli operai. Questa mattina, 8 settembre, i lavoratori della multinazionale fabrianese leader nel settore delle cappe aspiranti, hanno manifestato davanti alla sede dell’azienda perché preoccupati dal rinnovo dell’accordo sindacale.
Il management dell’azienda, presieduta da Francesco Casoli, infatti, ha annunciato un corposo numero di esuberi. Il prossimo incontro con le parti sociali è in calendario per lunedì 11 settembre.

«L’altissima adesione alla giornata di mobilitazione delle lavoratrici e i lavoratori dell’Elica, manifesta la necessità di entrare finalmente nel vivo della discussione per la condivisione di un accordo sul piano industriale», si legge nella nota unitaria diffusa dalle segreterie provinciali di Fiom-Fim-Uil e dalle Rsu degli stabilimenti.
«Oggi le lavoratrici e i lavoratori chiedono con forza all’azienda di tornare al tavolo della trattativa, convocato per lunedì, con una proposta che sia più sostenibile da un punto di vista sociale, anche a fronte degli ulteriori sacrifici che vengono richiesti. Le Segreterie Provinciali di Fiom-Fim-Uilm, con le RSU degli stabilimenti, dichiarano la volontà di trovare un accordo che tenga conto degli interessi dell’azienda, ma garantisca i livelli occupazionali e salariali dei dipendenti e già dal prossimo incontro si aspettano passi avanti della trattativa», la conclusione del comunicato delle parti sociali.

Già a fine agosto, la Fiom aveva lanciato l’allarme e ora gli incontri con i sindacati e l’azienda proseguono, dunque, all’insegna di un innalzamento dei toni. L’accordo potrebbe essere trovato, ma non senza sacrifici. Al momento, i sindacati chiedono che Elica faccia la sua parte e lo renda socialmente sostenibile, «che non vada solo nella direzione di aumentare le delocalizzazioni verso altre parti dell’Europa e del Mondo generando di conseguenza eccedenza ed esubero sul territorio fabrianese. Ci è stata prospettata la possibilità che ci siano 164 esuberi da gestire e non crediamo che sia possibile solo gestirli con la riduzione dell’orario di lavoro. È chiaro che il numero dovrà scendere e di molto alla luce, anche, della Semestrale appena approvata che mostra numeri in aumento e il piano strategico che sta dando frutti oltre alle attese», le parole del funzionario della Fiom Fabriano Pierpaolo Pullini.