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Ex Cartiere Miliani: scontro politico, con i sindacati che fanno da pacieri

Duro botta e risposta in consiglio comunale fra le opposizioni e la maggioranza su una mozione per l'istituzione di una commissione per affrontare questa vertenza, proposta bocciata dai pentastellati

ABRIANO – Futuro delle ex Cartiere Miliani di Fabriano scontro politico in consiglio comunale. Ed Enrico Cimarra delegato Uilcom Rsu Fabriano e Rocchetta scrive un appello-invito ai due contendenti richiamando tutti all’unità.

Le notizie si susseguono da qualche mese ed è iniziata una vera e propria corsa contro il tempo per difendere una delle produzioni che tanto lustro hanno dato a Fabriano, l’area Valori con le Filigrana che è considerata, da anni, uno dei migliori sistemi anticontraffazione. Ebbene, tutto ciò si produce nello stabilimento di Vetralla, l’unico del Gruppo Fedrigoni, oggi di proprietà del fondo americano Bain Capital. La perizia dei dipendenti è universalmente riconosciuta. E con l’operazione “statale” messa in piedi a Foggia si sta assistendo a una sorta di “calcio mercato” con tecnici di Fabriano tentati a suon di euro.

Per questa situazione e per capire cosa accadrà da gennaio, quando cioè se non si reperiranno più commesse, la sopravvivenza stessa del sito fabrianese potrebbe essere messa in discussione, le opposizioni consiliari hanno presentato una mozione per chiedere l’istituzione di una commissione ad hoc, dove discutere con i sindacati e proprietà aziendale di tutto ciò. Hanno, ovviamente, condito il tutto con considerazioni politiche che, potevano tranquillamente essere omesse. Comunque sia, la maggioranza pentastellata, sindaco Gabriele Santarelli in testa, hanno bocciato questa mozione. La motivazione ufficiale è da ricercarsi nel fatto che secondo il primo cittadino non è necessario istituzionalizzare la vertenza, ma piuttosto è disposto a fornire tutti i contatti dei vertici aziendali affinché i consiglieri comunali possano prendere un appuntamento. Altra motivazione, questa ufficiosa, è proprio il fatto che le opposizioni – con le considerazioni politiche – di fatto hanno sminuito l’attivismo, che comunque c’è stato nell’incontro l’AD Marco Nespolo, da parte di Santarelli. Alla fine, nulla di fatto. Si procede in ordine sparso.

Considerando questo stato dell’arte, il sindacalista Cimarra ha pensato bene di indirizzare un appello-invito. «Non credo che su un tema come quello della salvaguardia delle Cartiere di Fabriano, ci si possa dividere, credo che in un momento complesso per la nostra comunità come quello che stiamo vivendo, tutti dobbiamo fare della unità un valore condiviso. Per questo, invito a titolo personale ma anche come delegato della Rsu di Fabriano e Rocchetta, sia la maggioranza con il sindaco in testa e tutte le minoranze a depositare ogni ostilità e a intraprendere un percorso di unità per salvaguardare per prima l’area valori delle Cartiere, ma per tutelare anche tutti gli stabilimenti marchigiani del gruppo che stanno, anche se in maniera diversa, vivendo altre preoccupazioni sul proprio futuro. Per questo è anche necessario estendere questo sentimento di unità anche agli altri comuni interessati dalla vertenza Cartiere e cioè quelli di Pioraco e Castelraimondo».

Una forte stoccata all’operazione Foggia. «Ci sono poteri forti che stanno conducendo iniziative ostili a noi e non può passare così senza che nessuno dica niente, che una iniziativa pubblica fatta con i soldi della collettività possa mandare in crisi una azienda privata. È inaccettabile quello che hanno fatto in questo momento il Poligrafico dello Stato e la Banca d’Italia, come è inaccettabile che continuino a portare via professionalità alle nostre aziende, una azienda privata, offrendo denari pubblici fuori mercato, con il criterio che tanto non sono soldi loro, ma sono purtroppo i soldi di tutti noi. Questo chiediamo a tutta la politica di far capire a questi signori che non possono cancellare la nostra storia con uno schiocco delle dita, la nostra storia che è frutto dei sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori e degli imprenditori come lo sono stati come i Miliani, che hanno scritto la nostra storia secolare».

Un fronte comune con il coinvolgimento dei rappresentanti nazionali. «Credo che tutte le forze politiche debbano operare per far capire ai propri interlocutori nazionali a Roma quello che rappresenta Fabriano nella nostra storia e come si debba tutelare questo che è un patrimonio nazionale. Ci sono anche tantissime altre cose che sono emerse a Verona di cui vorremmo parlarvi come Rsu, e per questo abbandonate tutte le polemiche e troviamo un modo di parlarne con un unico intento quello trovare un percorso comune di unità a tutela della nostra comunità, che eviti alla nostra comunità la perdita di ulteriori posti di lavoro».