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Fabriano: 100 idee per far rivivere l’Appennino

I 15 aspiranti imprenditori che supereranno la fase di selezione parteciperanno gratuitamente al campus residenziale in città dal 14 settembre al 26 novembre prossimi

RestartApp Marche

FABRIANO – Sono 100 le idee di impresa pervenute per partecipare all’edizione 2020 di ReStartApp, il Campus di incubazione e accelerazione per giovani imprese in Appennino, promosso e realizzato da Fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con Fondazione Aristide Merloni di Fabriano. I 100 giovani under 40, prevalentemente laureati, hanno risposto da ogni parte d’Italia – in particolare da Marche, Lazio, Emilia Romagna e Campania, ma anche da Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia – presentando startup e progetti imprenditoriali nei settori più diversi: agricoltura, artigianato, allevamento, turismo, servizi. Tutti accomunati da un unico obiettivo, rivitalizzare il territorio appenninico italiano e valorizzarne in modo sostenibile le risorse economiche, ambientali, sociali e culturali.

I 15 aspiranti imprenditori che supereranno la fase di selezione, attualmente in corso a cura di una Commissione di valutazione appositamente costituita, potranno partecipare gratuitamente al Campus residenziale, dal 14 settembre al 26 novembre prossimi, a Fabriano. Attraverso un programma articolato tra didattica frontale, laboratorio di creazione d’impresa, esperienze, testimonianze, casi di successo e un viaggio-studio, i giovani saranno accompagnati in un percorso formativo per concretizzare le proprie idee e avviare le attività imprenditoriali e avranno la possibilità di aggiudicarsi premi per un totale di 60.000 euro, in palio per i tre migliori progetti. Ad affiancarli, garantendo l’alta qualità della formazione, un team qualificato di docenti, esperti e professionisti dei principali settori dell’economia della montagna e una rete di partner di elevato profilo istituzionale, quali Fondazione Symbola, Legambiente, Uncem, Alleanza Mobilità Dolce, Club Alpino Italiano, Fondazione Cima, Banca popolare Etica, Open Fiber, Tiscali, Federbim, Federforeste e Pefc Italia.

«In quest’anno così particolare, caratterizzato da una grande discontinuità, abbiamo ricevuto un numero davvero considerevole di candidature, più che raddoppiato rispetto al 2019», commenta Francesca Campora, direttore generale di Fondazione Edoardo Garrone. «Un risultato che rispecchia perfettamente la tendenza crescente al ritorno alla terra e al territorio da parte dei giovani, in cui la nostra offerta formativa si inserisce efficacemente come fattore abilitante, con una forte valenza innovativa».

Gli fa eco il vicepresidente di Fondazione Aristide Merloni, Gian Mario Spacca. «La drammatica emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci ha insegnato che ora dobbiamo rivivere soprattutto gli spazi aperti come fossero la nostra casa. In questo senso, l’Appennino diviene il nostro spazio aperto da custodire e rivitalizzare anche attraverso lo spirito imprenditoriale di giovani che accettano la sfida di una progettualità ispirata dalle conoscenze digitali e dall’economia della condivisione. Il numero straordinario di progetti presentati testimonia quanto grande sia la sensibilità sul tema Appennino».