FABRIANO – Giudice di pace, addio a Fabriano. Questo l’importante nuovo servizio per la cittadinanza che si rischia di perdere a breve. Le opposizioni hanno presentato una mozione ad hoc che, si spera, possa essere discussa e votata a breve.
«Con l’entrata in vigore nel 2014 del riordino degli Uffici Giudiziari, i Giudici di Pace non sarebbero più potuti rimanere nel territorio, salvo l’intervento dei Comuni. Il Comune di Fabriano coinvolgendo gli altri Comuni di Sassoferrato, Genga, Cerreto D’Esi e Serra San Quirico (autoesclusasi Arcevia) ha provveduto al mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace», si legge nella mozione.
In effetti, anche grazie a un contributo regionale, il servizio è stato mantenuto con una suddivisione delle spese. Nell’anno 2017, complessivamente 87.430 euro: Fabriano Euro 58.402,31; Cerreto D’Esi Euro 7.044,60; Genga Euro 3.313,77; Sassoferrato Euro 13.467,39; Serra San Quirico Euro 5.201,93.
Ora, alcuni Comuni del comprensorio non vorrebbero più contribuire alle spese e questo determinerebbe la cessazione del servizio. «Nel 2021 le competenze del Giudice di Pace avranno un notevole incremento con l’ampliamento delle competenze. Sul fronte civile, saranno attribuiti i procedimenti di espropriazione mobiliare presso il debitore e di espropriazione di cose in possesso di terzi e i procedimenti di volontaria giurisdizione. La competenza per valore viene estesa fino a 30 mila euro e per gli incidenti stradali fino a 50 mila euro. Il giudice di pace avrà poi la possibilità di decidere secondo equità tutte le cause di valore fino a 2.500 euro. Già, è stato un errore la mancata difesa e permanenza della sede distaccata del Tribunale di Ancona a Fabriano e la eliminazione di questo ulteriore Ufficio avvalorerebbe l’idea di abbandono del nostro territorio da parte degli organi politici di governo a ogni settore», si evidenza nella mozione a firma delle opposizioni consiliari: Associazione Fabriano Progressista, Coalizione Scattolini-FdI-Lega, Fabriano Popolare, Fabriano Progressista, Forza Italia e Partito Democratico.
La Regione Marche riconosce contributi ai Comuni che mantengono a proprio carico la sede dell’Ufficio del Giudice di Pace ed è stato persino approvato lo schema della domanda di contributo che i Comuni interessati possono inviare alla Regione. «Per questi motivi s’impegna l’Amministrazione a rinnovare la convenzione predetta al fine del mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace nel territorio fabrianese, invitando al confronto gli altri Comuni interessati per sollecitare l’importanza della loro partecipazione per la permanenza di questo essenziale Ufficio.
Mettendo in atto tutte le azioni finalizzate a mantenere il servizio, nella sua sede di Fabriano, tramite fondi in bilancio e personale, svolgendo il ruolo di Comune capofila dell’entroterra della Provincia di Ancona. Infine, E ancora, impegna a promuovere tutte le azioni nei confronti dello Stato (ministero della Giustizia), della Regione Marche e degli altri Enti locali sensibilizzandoli – si conclude la mozione – sull’importanza del mantenimento dell’Ufficio del Gdp, evitando al nostro territorio la perdita di un servizio così importante».