Fabriano – Nuovamente sospesa l’attività ambulatoriale di Diabetologia a Fabriano. La comunicazione attraverso un cartello affisso in via Marconi. L’ira del sindaco, Gabriele Santarelli.
La problematica era stata sollevata da tempo. Da quando cioè si era venuti a conoscenza che il medico presente, entrato in servizio da neppure un anno, avrebbe lasciato la cura dell’ambulatorio.
Il primo cittadino di Fabriano ha quindi scritto al direttore di Area Vasta 2, Giovanni Guidi, segnalando la questione. «Ciclicamente ci troviamo nella condizione di avere un servizio a termine che non si sa come e se verrà mantenuto con grandi disagi e preoccupazioni per tutti i pazienti del nostro vasto territorio. Visto che il medico che ha preso servizio meno di un anno fa dovrebbe lasciare il servizio lasciandolo così scoperto con il centro a rischio chiusura fin quando non verrà nominato il sostituto, chiedo di conoscere la situazione di questo servizio e di prevedere una programmazione in grado di dare certezze agli utenti che da alcuni anni vedono in costante rischio un presidio per loro così importante».
Una lettera che alla luce di quanto accaduto è restata inascoltata. Infatti, da alcuni giorni è stato affisso un cartello sulla porta di ingresso dell’ambulatorio di Diabetologia di Fabriano. «Si avvertono i pazienti che l’attività di questo servizio è sospesa dal 27 novembre prossimo. I pazienti già prenotati per le visite di controllo programmate saranno avvertiti. Verranno poi ricontattati alla ripresa delle normali attività che è prevista in tempi rapidi». Una data? No, neppure a pensarci.
Il caustico commento del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, non si è fatto attendere. «Una delle cose che chiedo sempre ai tavoli di Area Vasta è di cambiare il sistema di informazione e di essere personalmente informato quando si presentano dei disservizi in modo che questi possano essere comunicati nel modo migliore e che si possano comprendere i motivi di tali disagi. Invece, per l’ennesima volta, le comunicazioni passano attraverso un foglietto appeso da qualche parte all’interno del reparto».