FABRIANO – Nel 2019 aumenterà la Tari a Fabriano per le utenze domestiche. A ufficializzare la notizia il sindaco pentastellato, Gabriele Santarelli. Un aumento minimo dovuto al crescere dei costi per il conferimento dell’indifferenziata e dell’organico. E questo nonostante la bravura dei fabrianesi che stanno facendo un’ottima differenziazione dei rifiuti.
Dopo l’aumento generalizzato di molte tariffe dei servizi a domanda individuale, per Fabriano e suoi residenti si prospetta un ulteriore esborso finanziario, seppur minimo. Il primo cittadino ha affidato a un post su Facebook questo annuncio. «70,39 per cento è il dato della raccolta differenziata riferito al mese di ottobre. Questo risultato che segue gli ottimi risultati registrati a partire dal mese di giugno scorso, prima si viaggiava intorno al 64%, ci conferma che l’uso delle isole ecologiche a peso (dove si registra un dato superiore all’80%) funziona e ci consente di ottenere dei risparmi per tamponare l’aumento dei costi che il Comune di Fabriano deve sostenere per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati e per quelli organici».
In tutto nel 2018, «abbiamo speso oltre 130 mila euro in più, a causa dell’aumento delle tariffe per portare l’indifferenziata in discarica e l’umido nell’impianto di Corinaldo, ma siamo riusciti a tenere in ordine il bilancio riferito alla Tari grazie alle minori quantità di indifferenziata e alla migliore qualità della plastica che quindi ci viene pagata di più. Stiamo studiando l’ampliamento del servizio delle isole ecologiche a peso che coinvolgerà un’altra parte della città e avvieremo anche una sperimentazione nelle frazioni. Gli obiettivi sono quelli di farci trovare pronti quando dovremo applicare la tariffazione puntuale e di riuscire a ottenere dei risparmi che ci consentano di non aumentare la Tari e di avere dei risparmi da utilizzare per migliorare il servizio».
Detto ciò, però, «dalle proiezioni fatte per il 2019 per la Tari delle utenze domestiche dovremo riuscire a mantenere l’aumento del costo a meno di 5 centesimi a metro quadro riferito a un anno. Quindi per una abitazione di 100 metri quadri significherebbe un aumento massimo di soli 5 euro. Stiamo rivedendo il contratto con Anconambiente, che scade a fine 2018, per inserire elementi che consentano di avere un servizio sempre migliore».