FABRIANO – Tornano sotto controllo gli sforamenti dovuti a PM10 a Fabriano. Nel secondo trimestre del 2021 – aprile, maggio e giugno – solo un superamento del limite massimo consentito fissato a 50 ug/mc. Il primo semestre di questo si chiude, dunque, con soli quattro sforamenti, tre registrati nel febbraio scorso, e causati da una massiccia nuvola di polveri sahariane allontanatasi dal continente africano e che aveva investito tutta Italia, come certificato da una nota diffusa dall’Arpam. L’ultimo registrato il 24 giugno scorso, nel giorno del Santo Patrono San Giovanni Battista.
Quarto sforamento al limite
Nei primi 31 giorni del nuovo anno, l’aria che si è respirata a Fabriano è stata più che buona. A certificarli i dati che la stessa Arpam ha resi noti relativamente alla centralina ubicata in città e con i quali si è evidenziata l’assenza di sforamenti. Febbraio, invece, aveva portato i primi superamenti del limite consentito, esattamente in tre giorni: il 25, il 26 e il 27 febbraio, con valori registrati – rispettivamente – pari a 57 ug/mc, 66 ug/mc e 62 ug/mc. Da segnalare che si è trattato di un vero dato crescente, infatti, nei tre giorni antecedenti gli sforamenti, il dato è stato molti vicino al limite massimo consentito: 44 ug/mc, 48 ug/mc e 48 ug/mc, dal 22 al 24 febbraio compreso. Ma, in realtà, si tratta di superamenti “incolpevoli” vista la presenza della massiccia nuvola di polveri sahariane. A testimonianza di ciò, quanto certificato a marzo. Nessuno sforamento e solo un giorno che si è registrato un dato superiore a 40 ug/mc. Nel secondo trimestre dell’anno, aprile e maggio, i dati sono stati tutti ben al di sotto della soglia massima consentita. Con l’avvio dell’estate, il quarto sforamento dell’anno, al culmine di una settimana molto calda e, soprattutto umida. Infatti, prima di superare il limite il 24 giugno scorso, la centralina ha registrato un dato pari a 56 ug/mc, nei giorni precedenti vi erano state le prime avvisaglie con valori sempre superiori a 40 ug/mc.
I dati recenti
C’è da dire, comunque, che sono anni in cui a Fabriano la qualità dell’aria sembra sempre buona: nel 2016 giornate di alta presenza di polveri sottili nell’aria a consuntivo di fine anno sono state 11; solo sei nel 2017; nel 2018, solo tre giornate oltre i 50 ug/mc (una ad aprile e due a dicembre); nel 2019, 9 sforamenti (3 a febbraio; 2 a giugno; 4 a dicembre); nel 2020, sette giornate oltre il limite consentito (2 a gennaio; 3 a marzo; una a novembre e un’altra a dicembre).