FABRIANO – Un progetto di rete integrato per il contrasto della povertà educativa minorile che vede coinvolte tre Regioni: Marche, Umbria e Toscana. A organizzarlo la Cooperativa Sociale Mosaico di Fabriano, la Cooperativa Sociale La Macina di Acqualagna, per la Toscana la cooperativa sociale Koiné di Arezzo.
Queste tre realtà insieme hanno presentato il progetto “Con I Bambini dell’Italia di mezzo”, finanziato dalla Impresa Sociale Con I Bambini in occasione del Bando nazionale Prima Infanzia 0-6. Complessivamente, oltre 200 i bambini coinvolti.
Il progetto – “Con i Bambini dell’Italia di mezzo” è stato selezionato dalla Fondazione “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e ha come ambiti territoriali tre regioni caratterizzate dalla elevata presenza di aree montane, penalizzate dalle logiche delle economie di scala che hanno progressivamente concentrato i servizi sanitari e scolastici a fondovalle, se non addirittura nei capoluoghi di provincia.
Per le Marche e in particolare sui due territori marchigiani coinvolti, Ambito territoriale 10 di Fabriano e Ambito territoriale 3 di Cagli, la cifra erogata è pari a 473.000 euro. Il progetto ha 4 obiettivi principali su cui si sono costruite altrettante azioni pilota: nidi domiciliari e micro-nidi; Servizi infanzia per bambini 0-6 anni; Rete educativa abilitativa territoriale; Attività integrative ed extra-scolastiche. Delle quattro azioni tre si inseriscono nel territorio marchigiano, sviluppando interventi concreti in particolare nei comuni di Fabriano, Sassoferrato, San Lorenzo in Campo, Frontone e Pergola.
Andando nello specifico la cooperativa sociale Mosaico darà vita a un potenziamento del nido domiciliare “Il cucù di mezzodì” di Fabriano tramite l’aumento dell’orario di servizio, la diminuzione delle rette a carico delle famiglie; potenziamento dell’educativa territoriale tramite l’attivazione di interventi di educativa scolastica e domiciliare presso il Comune di Sassoferrato, nella scuola d’infanzia privata non paritaria “Iris Garden”; progettazione e realizzazione di interventi individuali rivolti a bambini con disabilità frequentanti il centro estivo presso il Comune di Sassoferrato; progettazione e realizzazione di un centro estivo gratuito presso il Comune di Fabriano rivolto a bambini d’età compresa tra i 3 e i 6 anni in carico ai servizi sociali dell’Ambito Territoriale Sociale n10.
La cooperativa sociale La Macina, invece, ha previsto la progettazione, sviluppo e gestione di un nido domiciliare presso il Comune di Frontone; potenziamento dell’educativa territoriale presso il Comune di San Lorenzo in Campo; progettazione e realizzazione di centri estivi presso il Comune di Pergola e il Comune di San Lorenzo in Campo.
«Il progetto è stato selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione con il Sud», ha affermato il presidente della cooperativa Il Mosaico, Matteo Bucciarelli.
«Siamo molto lieti che un progetto, promosso dalla Cooperativa sociale Il Mosaico di Fabriano e Cooperativa Sociale La Macina di Acqualagna in rete, sia stato giudicato meritevole di approvazione da parte del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Fondo istituito da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, grazie all’intuizione del presidente Giuseppe Guzzetti, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo», ha evidenziato il presidente della Fondazione Carifac di Fabriano Marco Ottaviani, che è componente dell’Organo di Indirizzo della Fondazione con il Sud, presieduta da Carlo Borgomeo.
«Nel corso di questi ultimi tre anni abbiamo investito una cifra che – rispetto all’importo finanziato per il progetto promosso dalle cooperative sociali, pari a 473.000 euro – rappresenta un moltiplicatore dell’investimento della Fondazione Carifac pari a circa sei volte il valore di adesione – spiega Ottaviani -. Un ritorno economico non indifferente per il contrasto alla povertà educativa minorile delle zone a elevata presenza di aree montane, penalizzate dalle logiche delle economie di scala che hanno progressivamente concentrato i servizi sanitari e scolastici a fondovalle, se non addirittura nei capoluoghi di provincia. E tutto ciò ci conforta nella linea di intervento adottata e promossa. Proprio per intercettare queste risorse, tre anni fa abbiamo promosso e organizzato un’azione, Percorsi di innovazione, insieme ad altre Fondazione di origine bancaria e a Human Foundation, dedicata al Terzo Settore per formare le professionalità richieste».
Una possibile via per contrastare lo spopolamento, secondo il presidente dell’Unione montana, Ugo Pesciarelli. «Assistiamo da anni a un impoverimento dei servizi in questo territorio e per questo, il progetto di oggi, rappresenta un segnale di speranza anche nel cercare di fermare lo spopolamento in atto. Sinergia e lavorare insieme credo siano la strada maestra per rendere attraenti i territori di riferimento».