FABRIANO – È ufficiale. Il Premier Giuseppe Conte e il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli faranno tappa a Fabriano, domani, 4 aprile, al campo base di Borgo Tufico del cantiere del Progetto Quadrilatero per il riavvio ufficiale dei cantieri.
Dopo oltre otto mesi di stop, nei giorni scorsi, alcuni operai sono tornati a lavoro: un riavvio graduale che entro metà aprile dovrebbe raggiungere il pieno regime. Il Cantiere, che fa capo ad Astaldi, contraente generale, è in concordato preventivo in continuità aziendale. Per evidenziare lo scioglimento dei problemi legati alla questione, le massime autorità governative hanno deciso di fare tappa a Fabriano.
L’arrivo del Premier e del ministro Toninelli è previsto intorno alle 12. Il programma della giornata prevede l’arrivo del Presidente del consiglio dei Ministri e del Ministro alle Infrastrutture al campo base di Borgo Tufico, a Fabriano, intorno alle 11:45, accompagnati dal Prefetto di Ancona, Antonio D’Acunto. Alle 12, i vari interventi, a partire dal Premier, Giuseppe Conte, e dal ministro, Danilo Toninelli. Saranno, inoltre, presenti: il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli; il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini; l’Amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini; il presidente della Quadrilatero, Guido Perosino.
«La riapertura dei cantieri della Quadrilatero è frutto di un lungo lavoro sinergico tra tutte le parti in causa che culminerà nella visita di domani del Premier Conte e del Ministro Toninelli, a testimonianza ulteriore dell’attenzione con cui è stato seguito questo spigoloso dossier al fine di superare tutte le criticità. Una costante attività amministrativa e politica che non si è mai fermata in questi mesi e che continuerà fino alla realizzazione dell’opera. Senza tanti proclami, anche nei momenti più bui, abbiamo lavorato con e per il territorio», così Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera e Sergio Romagnoli componente della commissione Lavoro al Senato.
«In questi lunghi mesi si sono succeduti incontri, redatti documenti, studiato soluzioni con Governo, parlamentari del territorio, Anas, azienda, subappaltatori in crisi e istituzioni. Senza i proclami del passato sono stati affrontati i gravissimi problemi che fermavano da mesi l’opera a causa della crisi di Astaldi. Abbiamo evitato quello che a un certo punto pareva un vero e proprio collasso del sistema, quando qualcuno soffiava sul fuoco e auspicava una ulteriore drammatizzazione senza capire che solo riaprendo i cantieri si dava una speranza a chi ancora oggi deve ricevere il giusto compenso per i lavori svolti.
Abbiamo tenuto la barra dritta verso l’interesse generale dei cittadini a vedere completata l’opera nel più breve tempo possibile. I frutti si iniziano a vedere, ma dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione. Domani sarà l’occasione giusta, anche per i subappaltatori, di parlare con il Premier per cercare di allargare quel sentiero molto stretto che può portare ad affrontare e cercare di risolvere i problemi che rimangono. Per il territorio sarà un momento importante per avere un dialogo diretto con i massimi responsabili del Governo del paese in tema di infrastrutture, così importanti per il rilancio delle aree interne delle Marche», concludono i parlamentari.