‘-FABRIANO – La forza dei numeri. A questa si richiama il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, per spiegare analiticamente la decisione effettuata dalla Giunta di togliere il costo fisso mensile per le mense scolastiche, in favore del solo pagamento dei pasti effettivamente consumati nelle scuole cittadine. Costo del singolo pasto aumentato, ma alla fine il risparmio sarà per oltre il 90 per cento delle famiglie.
Per dare forza a queste sue considerazioni, il primo cittadino di Fabriano ha deciso di proporre una tabella. «Partiamo dalle fasce di reddito. Nel 2018/2019 erano cinque fasce Isee: inferiore a 3.000, esente; da 3.000 a 6.500, costo fisso mensile pari a 18 euro; da 6.500 a 10.000, costo fisso mensile pari a 25 euro; da 10.000 a 15.000, costo fisso mensile pari a 34 euro; sopra i 15.000, costo fisso mensile pari a 40 euro. A questi si devono aggiungere 3 euro a pasto», scrive Santarelli.
Nel 2019/2020 le fasce Isee sono diventate sei: inferiore a 3.000, esente; da 3.000 a 6.500, costo fisso di 3,5 euro a pasto; da 6.500 a 15.000, costo fisso di 4,1 euro a pasto; da 15.000 a 20.000, costo fisso di 4,8 euro a pasto; da 20.000 a 30.000, costo fisso di 5,1 euro a pasto; sopra i 30.000, costo fisso di 5,5 euro a pasto.
«In quest’anno scolastico, saranno 174 i giorni effettivi di mensa. Quindi facendo due conti e confrontando le fasce di reddito, prima e dopo la nostra decisione: la prima, sempre esente in entrambi i casi; per la seconda, il risparmio è pari a 75 euro (684 contro 609); per la terza il risparmio è pari a 33,6 euro (747 contro 713,4); per la quarta di 114,6 euro (828 contro 713,4); per la quinta si va da un massimo di risparmio pari a 46,8 euro a un minino di 5,4 euro. Solo la sesta fascia, avrà un effettivo incremento, nello specifico pari a 75 euro (da 882 a 957)», evidenzia il sindaco di Fabriano.
Per quel che riguarda, infine, il secondo figlio: nel 2018/2019 prevedevano gli stessi costi fissi del primo figlio più 2 euro a pasto. Nel 2019/2020, si prevede solo il fisso così suddiviso per fasce di Isee: prima, esente; seconda 2 euro; terza, 2,5 euro; quarta, 3 euro; quinta e sesta, 3,5 euro. «A fronte di questi conti la qualità delle materie prime è aumentata notevolmente con l’inserimento di prodotti biologici a chilometri zero. Chiamatelo ancora caro mensa», conclude Santarelli.