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Fabriano: perde il portafoglio con tremila euro in contanti e gli viene restituito

Prima dal medico, poi in banca per effettuare dei pagamenti. Una normale mattinata di lavoro, ma, poi, la brutta disavventura, conclusasi per fortuna molto bene. Grazie all’onestà di un fabrianese che ha riconsegnato il portafoglio e non ha neppure voluto una ricompensa. La storia

Giancarlo Porcarelli
Giancarlo Porcarelli

FABRIANO – Prima dal medico, poi in banca a Fabriano per effettuare dei pagamenti. Una normale mattinata di lavoro, con tremila euro in contanti nel portafoglio. Ma, poi, la brutta disavventura, conclusasi per fortuna molto bene. Grazie all’onestà di un fabrianese che ha riconsegnato il portafoglio e non ha neppure voluto una ricompensa.

È accaduto a Fabriano, venerdì 6 luglio, protagonista dell’episodio Giancarlo Porcarelli, imprenditore molto noto in città e attivo nell’ambito della Cna locale e provinciale. E un fisioterapista, vicepresidente di un istituto superiore presente a Fabriano che, addirittura, non vuole che si rendano note le sue generalità per esteso, ma solo le iniziali, L.F. per l’esattezza.

Giancarlo Porcarelli che cosa è accaduto?
«Venerdì mattina dovevo svolgere alcune commissioni per la mia attività. In primis, mi sono recato dal mio medico in piazza Garibaldi. Sono andato in scooter considerando il caldo. Ho parcheggiato e pensavo di aver messo il portafoglio nel bauletto. Una volta uscito dallo studio medico, l’amara sorpresa».

Vale a dire?
«Dovevo recarmi in banca per effettuare dei pagamenti che andavano fatti assolutamente in giornata. Ho aperto il bauletto e non c’era il portafoglio. Al suo interno, avevo circa tremila euro».

Un momento di sconforto e poi?
«Ho provato a cercarlo, ma poi mi sono dato per vinto, convinto di averlo perso durante il tragitto in scooter. Stavo per recarmi dalle forze dell’ordine per presentare una regolare denuncia, quando mi hanno chiamato dalla mia attività».

Per dirle cosa?
«Mi hanno detto che un nostro cliente mi aveva cercato insistentemente perché aveva ritrovato il mio portafoglio. Ho ripreso a respirare. L’ho contattato e ci siamo dati appuntamento presso la mia attività. Ovviamente, non mancava nulla a livello di soldi contanti. Mi ha raccontato di averlo trovato in piazza Garibaldi, di averlo aperto per cercare i documenti. Quindi, visto che ci conosciamo, ha cercato di contattarmi per restituirmi il tutto».

Ha voluto una ricompensa?
«Assolutamente no. Non ha voluto niente, è stato un bel gesto. Lo ringrazio perché è una persona brava e onesta. Non avevo dubbi su come si sarebbe comportato».

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