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Fabriano, a gennaio il nuovo direttore di Ortopedia all’Engles Profili

Il direttore dell'Area Vasta 2, Giovanni Guidi, ha partecipato alla seduta del consiglio comunale fabrianese parlando della situazione del presidio ospedaliero cittadino. Non sono mancate le polemiche e le proteste dei cittadini e dei consigliere comunali

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Il diretto dell'Area Vasta 2 in consiglio comunale |Il momento della protesta

FABRIANO – Nuovo direttore dell’Unità Operativa complessa di Ortopedia entro gennaio, la quasi totalità dei contratti a tempo determinato stabilizzati entro il 2021, nuove assunzioni di figure specialistiche in vari altri reparti, ma nessuna buona notizia per il ritorno di Pediatria da semplice ambulatorio a Reparto. Sono queste le notizie principali che il direttore dell’Area Vasta 2, Giovanni Guidi, ha dichiarato durante l’audizione in consiglio comunale svoltasi ieri sera (19 dicembre) a Palazzo del Podestà in merito all’ospedale Engles Profili di Fabriano. Non sono mancate le proteste organizzate dal comitato di cittadini che si batte per la difesa del presidio ospedaliero presenti in sala con uno striscione eloquente: “Dottor Guidi a quando la chiusura dell’obitorio?”.

Parole rassicuranti quelle riferite dal direttore Guidi. «La situazione dell’ospedale Engles Profili di Fabriano è sotto controllo. Abbiamo avuto criticità, ma le stiamo affrontando. Entro il 2021, il 97% dei tempi determinati della struttura verrà assunto a tempo indeterminato. Per Ortopedia, il 16 gennaio ci saranno i colloqui per il nuovo direttore». Per ricoprire questo ruolo sono giunte nove domande. Non solo disagi, ma anche eccellenze da evidenziare. «C’è la piena efficienza del settore chirurgico, Otorinolaringoiatria è un’eccellenza, come Urologia. I due nuovi primari, Andrea Pennacchi e Behrouz Azizi stanno svolgendo un ottimo lavoro testimoniato dal numero crescente di pazienti che arrivano a Fabriano anche da fuori Regione. Saranno avviate, inoltre, le procedure per l’assunzione a tempo indeterminato di personale medico in Cardiologia, Fisiatria e Nefrologia. Nel dipartimento di Medicina, intanto, sono attivi 30 dei 40 posti previsti».

Guidi non ha nascosto le difficoltà. «Non si può avere tutto ovunque e bisogna puntare sulle eccellenze. Oltre al concorso per Ortopedia, è stato bandito anche quello per Rianimazione. Mancano medici in Pronto Soccorso e, la situazione più grave, in Ortopedia. In quest’ultimo reparto, comunque, lo staff in servizio, in ausilio con i medici di Jesi, sta lavorando per la riduzione delle liste di attesa, quasi azzerate». Nessun cenno, invece, per Pediatria che dalla scorsa primavera è stata declassata ad ambulatorio con solo poche ore di servizio effettivo giornaliero.

Il momento della protesta

La dirigente dell’AV2, Rosaria Ciancaioni ha fornito ulteriori particolari. «Abbiamo avviato procedure per assunzione a tempo indeterminato di personale medico e pubblicato avviso per reclutamento di altro personale. Si è registrata una fuga di alcuni medici dal settore chirurgico, stiamo cercando di attivarci. A breve potrebbero arrivare tre dirigenti medici. Dovrebbero arrivare anche un fisiatra e un nefrologo, un neuropsichiatra infantile e un oculista. Stiamo lavorando per Ortopedia. Per quanto riguarda i posti letto, oltre a quelli del dipartimento di Medicina, ne sono attivi 25 in ambito chirurgico, 7 in Otorino, 5 in Oculistica, 4 in Ginecologi, più quelli nel Dipartimento di Emergenza».

Oltre alle proteste dei cittadini, non sono mancati neppure gli strali dei consiglieri comunali di Fabriano. «Area Vasta 2 racconta favole. Speriamo che almeno un 10% diventi realtà. Abbiamo troppe carenze di personale. Non ho sentito parlare di Pediatria: abbiamo 8mila persone in fascia pediatrica. Nel nuovo Piano Sanitario Regionale serve l’istituzione di un’Area Vasta Montana, unica soluzione per sopravvivere. Nemmeno 10mila firme hanno sortito questo effetto. Ci meritiamo questo smantellamento? Si stanno facendo troppi avvisi e pochi concorsi. Giocando sull’ignoranza delle persone è stata chiusa anche la Pediatria», alcune dichiarazioni dei consiglieri comunali di opposizione. «Serve visione unica, senza certezze sanitarie l’entroterra si spopola. Abbiamo bisogno di un investimento importante in area materno-infantile per uscire dall’isolamento», la conclusione amara del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli.