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Fabriano: donazione per l’assistenza oncologica all’ospedale in ricordo di Gabriele Battistoni

Ennesimo gesto solidale di "Sorridi che ti passa". Questa volta si tratta di un ecografo portatile, tecnologicamente avanzato, facile da disinfettare e da spostare

Il momento della donazione del macchinario all'ospedale di Fabriano

FABRIANO – In ricordo di Gabriele Battistoni, i suoi amici hanno organizzato una raccolta fondi che in queste ore ha trovato compimento. È stato, infatti, donato “SonoSite SII” ecografo portatile, tecnologicamente avanzato, facile da disinfettare e con la possibilità di utilizzarlo in più ambienti ospedalieri, ma anche in una abitazione per la facilità di spostamento, del valore di 20mila euro. A usufruirne, in prima battuta, l’Unità Operativa Oncologica dell’ospedale Engles Profili di Fabriano, ma servirà anche per garantire l’assistenza oncologica domiciliare.

Simone Chiodi e Fabrizio Palanca, dell’impresa di catering e ristorazione Ristorart, sono stati fra i primi promotori di questo ennesimo gesto solidale, “Sorridi che ti passa”, così chiamato per ricordare il modo con il quale Gabriele ha sempre affrontato la malattia. Alla presenza del direttore dell’Area Vasta 2, Giovanni Guidi, del direttore del Dipartimento Medicina-Oncologia, Rosa Rita Silva, del responsabile del Picc team, Graziani e dagli altri componenti della divisione Oncologica Silvia Chiorrini e Loredana Bonifazi, dei presidenti della Associazione Oncologica, Giorgio Saitta, e “Noi come Prima” Gianna Catufi, e della famiglia di Gabriele Battistoni, la consegna del macchinario.

Quindi obiettivo raggiunto donando non più un evoluto strumento in grado di ridurre la caduta dei capelli successiva ai cicli di chemioterapia (un casco refrigerante già donato dalla Fondazione Carifac che quindi il reparto ha già), ma un ecografo vascolare portatile, dotato di sonda vascolare e addominale per consentire l’impianto Picc, dispositivi per gli accessi venosi e paracentesi addominale in ambiente intraospedaliero e domiciliare. «L’ecografo vascolare – ha spiegato Silva – è indispensabile nella pratica di posizionamento dei Picc, dispositivo costituito da un catetere di materiale bio compatibile da inserire in vena per favorire la somministrazione dei farmaci chemioterapici prevenendo, tra le altre cose, lo stravaso degli stessi medicinali».

L’ecografo

A raccontare come è nata l’idea, Simone Chiodi, fra gli amici più stretti di Gabriele. «Mai avremmo immaginato un tale successo, immensa generosità fatta da tantissimi cittadini che hanno davvero dimostrato il rifiorire del desiderio di poter donare qualcosa d’importante all’ospedale di Fabriano». Prima di concludere la donazione, la dottoressa Silva ha fatto emozionare la mamma e la moglie di Gabriele, definendolo «un paziente modello, consapevole della sua malattia, resiliente, che ha accettato tutto il percorso, duro e sfortunato nella sua evoluzione, mantenendo fino all’ultimo la speranza, per sé, la moglie, la famiglia e gli amici».