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Fabriano, primi effetti del Covid-19 nei bilanci delle multinazionali: su fino a febbraio, giù a marzo

Un dato emblematico su tutti è che le vendite fino a fine febbraio segnavano un +2%, ma la trimestrale si è chiusa con il segno negativo

Sede uffici di Elica a Fabriano
La sede degli uffici di Elica a Fabriano

FABRIANO – Primi effetti nei conti delle multinazionali del distretto economico di Fabriano. Il CdA di Elica, capofila del Gruppo leader mondiale nella produzione di cappe aspiranti da cucina, riunitosi oggi 7 maggio a Milano, ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 2020. E senza il Covid-19, con conseguente lockdown a marzo, sarebbero stati certamente migliori. E questo al netto che gli effetti maggiori della pandemia si rifletteranno sul secondo trimestre di quest’anno. Nel complesso, comunque, si tiene abbastanza.

«I risultati del Gruppo dei primi due mesi dell’anno, in crescita del +2%, hanno confermato la bontà della nostra strategia, con particolare riferimento alle vendite a marchi propri, i numeri del trimestre mostrano una solida performance operativa, nonostante il pesante impatto della situazione contingente a marzo, e confermano un modello di business sempre più flessibile e reattivo ai cambiamenti della domanda di mercato», ha dichiarato Mauro Sacchetto, Amministratore Delegato di Elica.

«L’emergenza legata al Covid-19 ha mutato radicalmente lo scenario macro-economico per l’esercizio in corso e in particolare il nostro Gruppo vedrà gli impatti più significativi nel 2Q 2020. Abbiamo sin da subito istituito un comitato crisi e stiamo lavorando su tre principi fondamentali: la sicurezza, in particolare dei nostri dipendenti e la vicinanza alle mutate esigenze dei nostri clienti, il mantenimento del focus sul contenimento dei costi a supporto del margine operativo e la riduzione degli investimenti e il miglioramento della liquidità a tutela della stabilità finanziaria del Gruppo. Auspichiamo che, uniti e, con azioni concrete, si possa uscire dall’emergenza nel tempo più breve possibile potendo così ripartire a livello nazionale e globale».

Andando nello specifico, i ricavi del primo trimestre di quest’anno, a causa della forte riduzione dei volumi di vendita del mese di marzo per effetto del Coronavirus e del conseguente lockdown, sono stati pari a 110,8 milioni di euro, in flessione del 5,0% rispetto allo stesso periodo del 2019. A testimonianza dell’impatto del Covid-19, un dato le vendite erano pari a +2% a febbraio 2020. Poi, la pandemia che ha determinato una riduzione della domanda mondiale del segmento cappe stimata a -14,4%. Maggiormente colpiti i mercati: Asia – 28,3%, Emea – 5%, Nord America (-1,5%). Mentre si evidenzia una leggera ripresa in America Latina +1,6%.

Continuano a trainare le vendite a marchi propri, grazie all’estensione e al rinnovo della gamma, +9,8% nei primi due mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2019, poi è arrivato marzo e il risultato del primo trimestre ha virato in territorio negativo, -1,8%. I ricavi OEM hanno registrato una riduzione dell’11,5% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente in tutti i mercati di riferimento a causa del blocco degli ordini dovuto al Covid-19 e del forte rallentamento della supply chain a causa del lockdown, in particolare in Emea.

In controtendenza, il segmento Motori, che rappresenta il 14% del fatturato totale, che ha registrato un incremento nel primo trimestre dell’anno del +6,3%, nonostante il rallentamento del mese di marzo, grazie anche alla produzione che è rimaste sempre operativa. L’Ebit è pari a 10,9 milioni di Euro in aumento del +7,1% rispetto allo stesso periodo 2019, con un margine sui ricavi del 9,9% in crescita rispetto all’8,8% del primo trimestre del 2019. Una crescita principalmente riconducibile all’effetto positivo del price/mix che, unito alle efficienze operative sul costo del lavoro e sui costi di SG&A, ha più che compensato la perdita dei volumi, in particolare del mese di marzo. Elica ha infatti provveduto tempestivamente alla creazione di gruppi di lavoro e di discussione per informare, decidere, gestire e monitorare le misure necessarie per far fronte alle conseguenze derivanti dalla pandemia

L’Ebit è pari a 4,3 milioni di euro sostanzialmente in linea rispetto al primo trimestre 2019, con un Risultato netto pari a 2 milioni di Euro sostanzialmente in linea rispetto ai 2,1 milioni di Euro del primo trimestre 2019. Ma, il Risultato Netto di Pertinenza del Gruppo è pari a 0,9 milioni di Euro rispetto a 1,3 milioni di Euro dello stesso periodo 2019. Infine, la Posizione Finanziaria Netta al 31 marzo 2020, è pari a -55,3 milioni di Euro, rispetto ai -67,4 milioni di Euro del 31 marzo 2019. Il miglioramento è principalmente attribuibile al flusso di cassa della gestione operativa in crescita di 4 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie principalmente alla crescita dell’Ebitda e alla riduzione del magazzino.