FABRIANO – «Qui non si scherza più. Ora l’esposto seguirà il suo iter e noi continueremo a testa alta e a schiena dritta a lavorare per la nostra città». È guerra aperta fra la Giunta di Fabriano e la macchina comunale, magari non tutti i dipendenti, ma una buona parte sicuramente sì. A testimonianza di ciò la decisione da parte dell’Esecutivo, nello specifico il sindaco, Gabriele Santarelli, di presentare un esposto in Procura della Repubblica paventando la possibilità che si sia verificato un reato riconducibile all’articolo 615ter del codice penale, Accesso abusivo ad un sistema informatico e telematico, che prevede: «Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni».
A darne notizia è lo stesso Primo cittadino di Fabriano che ripercorre la vicenda. «Nei giorni scorsi è successa una cosa molto grave. Nel testo di una mozione presentata dall’opposizione sono stati citati gli estremi, numero e data, e i contenuti di una proposta di delibera di Consiglio comunale e di un documento a esso allegato». Perché è grave? «Perché il primo atto essendo una proposta non è ancora stato perfezionato e quindi non è un atto pubblico. Quell’atto è ancora dentro il sistema di gestione degli atti a disposizione degli uffici che devono esprimere il parere di regolarità o eventualmente modificarlo se serve. È, appunto, una proposta e, in quanto tale, non pubblicata nell’Albo pretorio. Il secondo documento è un allegato alla proposta e quindi anch’esso non è pubblico. Oltretutto i contenuti di questi due atti sono molto delicati e riportano dati sensibili che se messi in mani sbagliate potrebbero compromettere importanti procedure che dovranno seguire la sua approvazione. Senza contare che essendo ancora modificabili, farli conoscere all’esterno potrebbe servire per apportare modifiche utili a qualcuno e su indicazione di qualcuno», evidenzia il Sindaco.
Tali documenti, quindi, sono stati prelevati e forniti impropriamente da chi ha accesso a quel sistema e sono stati utilizzati altrettanto impropriamente. «Per questo motivo la scorsa settimana ho depositato un esposto alla Procura della Repubblica. Quello che potrebbe essere contestato è l’articolo 615 ter del codice penale, Accesso abusivo ad un sistema informatico e telematico. È un fatto di una gravità assoluta che conferma i sospetti che già avevamo, ossia che dagli uffici ci fosse una fuga di atti, documenti e informazioni verso l’esterno a uso e consumo di una certa parte di opposizione. Evidentemente questa Giunta targata 5 Stelle e questa Semplice Rivoluzione fanno più paura di quanto non lo diano a vedere ed è sempre più chiaro che quando scendevamo in piazza a gridare “Onestà” avevamo ragione e che questa parola dà ancora molto fastidio a chi ha ben altro in mente», conclude il Primo cittadino di Fabriano.