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Gruppo Fedrigoni, i dati del bilancio 2017 giustificano l’operazione Bain Capital che ha sborsato oltre 600 milioni di euro

L'ultimo bilancio ante vendita testimonia come i conti del Gruppo cartario godano di ottima salute: Ricavi consolidati delle vendite sono stati pari a 1.081,8 milioni di euro, in aumento di circa 27,2 milioni di euro, scende l'indebitamento

Lo stabilimento delle Cartiere Miliani a Fabriano

FABRIANO – Un gruppo che gode di ottima salute e che è passato di mano per una cifra appena superiore ai 600 milioni di euro. A testimonianza dell’alta valenza che i neo proprietari, il fondo americano di investimento, Bain Capital, hanno nei confronti del Gruppo Fedrigoni, che possiede anche le cartiere Miliani di Fabriano.

A Fabriano si parla di questo passaggio di mano con timore visto che le storiche Cartiere Miliani sono pienamente coinvolte. Occorre attendere e verificare per il nuovo management. Ad oggi è stato nominato Eugenio Berenga in qualità di presidente e amministratore delegato del gruppo Fedrigoni. Nel frattempo si rimane alle dichiarazioni dei diretti interessati, con un socio fortissimo, 90 per cento, costituito dalla Bain Capital, e un 10 per cento che rimane nelle disponibilità di un ramo della famiglia Fedrigoni, nella persona di Chiara Medioli, che assumerà la carica di vicepresidente del Gruppo.

«Sono particolarmente orgoglioso di aver guidato il Gruppo nel raggiungimento dei più ampi traguardi, un posizionamento di eccellenza riconosciuto e dimensioni internazionali con ricavi oltre il miliardo di euro e, proprio nel 2017, i migliori risultati finanziari della sua storia per fatturato e utile netto». Ha commentato Alessandro Fedrigoni, uscente presidente del Gruppo. «Dopo aver supportato la crescita della Società in 130 anni di storia, la famiglia Fedrigoni consegna oggi, nelle migliori mani, un gruppo tra i primi player in Europa nella produzione di carte ed elementi ad alto valore aggiunto, di grande solidità e capacità competitive per affrontare le prossime fasi di sviluppo globale».

Per i nuovi proprietari ha parlato Ivano Sessa, Managing Director di Bain Capital Private Equity. «Crediamo che Fedrigoni abbia un forte potenziale di crescita, sia sul piano organico che attraverso acquisizioni. Collaboreremo con il management team, e con Chiara Medioli, per accelerare questo processo, come già fatto in altre realtà industriali sia a livello italiano che a livello europeo e globale. Siamo inoltre particolarmente lieti di rafforzare ulteriormente la nostra presenza in operazioni in Italia e in particolare nel settore industriale dove recentemente abbiamo acquisito il controllo di European finTyre Distribution».

Oltre le prime dichiarazioni, ci sono i numeri del Bilancio 2017 a testimoniare dell’ottima salute di cui godono i conti del Gruppo Fedrigoni, ante vendita. I Ricavi consolidati delle vendite sono stati pari a 1.081,8 milioni di euro, in aumento di circa 27,2 milioni di euro pari al 2,6 per cento rispetto a 1.054,6 milioni di euro registrati nel 2016. In particolare, il segmento “Carta e Sicurezza”, apporto dunque delle Cartiere Miliani di Fabriano, ha registrato un incremento del fatturato nelle vendite a terzi del 0,2% passando da 732,7 milioni di euro del 2016 a 734 milioni di euro del 2017.

La quota di fatturato sui mercati stranieri è consolidata a circa il 70% del fatturato, confermando la vocazione internazionale del Gruppo. Il Risultato netto è stato pari a 72,3 milioni di euro, in crescita del 13,9% rispetto ai 63,5 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2016. La Posizione finanziaria netta è in notevole e si è attestata a circa 94 milioni di euro, rispetto al dato di 129 milioni di euro del 2016. Gli investimenti, molto rilevanti, hanno riguardato, tra le altre cose, la ricostruzione dello stabilimento di Pioraco, danneggiato dal terremoto nel 2016, le controllate Fedrigoni Brasile Papéis Ltda e GPA Holding, per l’incremento della capacità produttiva e dell’efficienza, nonché lo stabilimento di Verona, danneggiato da un incendio nel 2015.