FABRIANO – Si accorcia il periodo di chiusura della divisione Carta degli stabilimenti di Fabriano del Gruppo Fedrigoni. I due stabilimenti di Fabriano e Rocchetta Bassa, infatti, si fermeranno cinque giorni in meno rispetto a quanto era stato previsto dalla proprietà lo scorso mese.
Lo stop produttivo con la cassa integrazione straordinaria diventa più corto: inizia oggi 19 giugno e si tornerà al lavoro il 1° luglio. La linea “F3” di Rocchetta, invece, si fermerà solo 7 giorni invece che 14, dal 23 al 30 giugno. La manutenzione, invece, lavorerà normalmente a ciclo continuo.
La linea banconote sarà in servizio anche il 24 giugno, giorno del patrono della città di Fabriano, San Giovanni Battista. È quanto è emerso dall’incontro tra i vertici del Gruppo e le Rsu degli stabilimenti. Un summit che è servito anche per iniziare a pianificare la fermata estiva con le classiche ferie di agosto. Per il momento si parla di un periodo che va dal 10 al 23 agosto, due settimane a cavallo del Ferragosto.
Timidi segnali di ripresa del mercato dopo la lunga fase del lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19. Il Gruppo Fedrigoni non si è mai fermato, in quanto produzione strategica, ma non è stato esente da contraccolpi. Infatti, a causa del calo della domanda, la divisione Carta del Gruppo cartario è stata costretta a fermarsi. È avvenuto a maggio e, avviene ora anche a giugno.
«La crisi sta continuando a produrre effetti diametralmente opposti sulle due divisioni dell’azienda: il comparto delle etichette autoadesive ha avuto un aumento di produzione, mentre quello della carta ci costringe a prevedere delle fermate temporanee visto il calo di domanda delle carte per ufficio, scuola, profumeria e packaging dei beni di lusso», aveva evidenziato l’amministratore delegato del Gruppo, Marco Nespolo.
Ma rispetto a quanto annunciato in precedenza, cambia il periodo di stop produttivo per complessivamente 247 lavoratori degli stabilimenti di Fabriano e Rocchetta Bassa, non ci si fermerà più fino al prossimo 5 luglio. Il periodo è stato accorciato e si rientrerà a lavoro il prossimo 1° luglio.
Un segnale in controtendenza che si spera possa essere rafforzato nel corso del proseguo dell’anno.
Il provvedimento non riguarda solo le Marche, ma anche i siti del Friuli Venezia Giulia e Veneto. In Trentino, invece, rispetto all’ultima previsione, le condizioni sono migliorate e la prossima fermata è stata annullata: è il caso degli stabilimenti Varone e Arco che non chiudono nuovamente, dopo un primo stop di inizio giugno.