FABRIANO – I comuni di Gualdo e Fabriano uniti nel chiedere al Governo di proseguire nella strada definitiva per il raddoppio della ferrovia Orte-Falconara, con la contestuale possibilità di collegare le due Regioni agli Hub strategici di Roma ed Ancona con treni ad alta velocità. «Finalmente e dopo tanti e troppi anni di incertezze e fantascientifiche ipotesi di varianti, rispetto al tracciato naturale e più strategico ed utile per le Regioni Umbria e Marche, il Governo sembra aver imboccato la strada definitiva nei confronti del raddoppio della ferrovia Orte-Falconara, con la contestuale possibilità di collegare le due Regioni agli Hub strategici di Roma ed Ancona con treni ad alta velocità», le parole dei due sindaci, rispettivamente, Massimiliano Presciutti e Gabriele Santarelli, affidate a una nota congiunta.
Secondo i due Primi cittadini, «molto positivo è il fatto che le due Regioni Umbria e Marche si siano mosse fin da subito per cercare di imprimere un sostanzioso cambio di passo al fine di ottenere gli adeguati finanziamenti entro il prossimo anno 2021. Ora anche dal territorio deve arrivare la giusta spinta propulsiva per fare in modo che un progetto fermo da troppi anni possa finalmente e con solerzia partire, garantendo anche alle Aree Interne di Umbria e Marche di essere adeguatamente collegate».
Massima apertura e disponibilità a recitare un ruolo da protagonisti. «Le nostre municipalità hanno sempre sostenuto la valenza strategica per le due Regioni del raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara, un vero e proprio volano con un potenziale di forte sviluppo sia per il trasporto delle persone, sia per le attività economiche di tutto il territorio. L’obiettivo da raggiungere il prima possibile è quello di concretizzare le intenzioni espresse dal Governo negli ultimi giorni con atti formali, che impegnino Stato, Regioni e Comuni interessati al raddoppio in un lavoro sinergico dal quale sicuramente noi non ci sottrarremo, ma anzi dichiariamo fin da subito la nostra disponibilità ad essere attori protagonisti, per quanto di nostra competenza».
Il tutto nella consapevolezza «che i nostri territori, in particolare, hanno bisogno di infrastrutture moderne e fruibili al servizio di cittadini e imprese. Quella che abbiamo di fronte è un’opportunità che Umbria e Marche e tutti i comuni interessati alla costruzione di questa opera – concludono Presciutti e Santarelli – non possono farsi sfuggire».