FABRIANO – I progetti di servizio intrapresi dai Rotary Club delle “Città Creative dell’Unesco” di Fabriano non si fermano nonostante la pandemia da Coronavirus. Grazie all’aiuto della tecnologia, ben undici Presidenti di Rotary Club, che hanno sede nelle realtà entrate nel novero delle Città Creative, hanno consolidato i propri rapporti in vista del comune obiettivo: proteggere e valorizzare le identità storiche delle rispettive comunità.
Coordinati dal Presidente del Club di Fabriano, Maura Nataloni, undici associazioni si sono incontrate in videoconferenza per condividere le specificità di ognuna, rafforzare la reciproca conoscenza e mantenere vivo l’interesse intorno a quella che è una grande opportunità per i territori rispettivi. Le Città Creative italiane sono attualmente 11: Fabriano (artigianato e arte popolare), Alba (gastronomia), Bergamo (gastronomia), Biella (artigianato ed industria tessile), Bologna (musica), Carrara (artigianato e arte popolare), Milano (letteratura), Parma (gastronomia), Pesaro (musica), Roma (cinema) e Torino (design).
In ambito mondiale le Città sono oltre 180, sparse in 72 paesi, accumunate dalla cultura della creatività, da trasformare in piani di sviluppo a livello locale e al fine di una collaborazione stabile e attiva a livello internazionale. «La capacità di mettere in rete è un vero punto di forza del Rotary. Ne è un esempio l’esperienza del club di Urbino che, dal 2013, ospita la segreteria mondiale dei Rotary Club dei Centri Storici Unesco. Continua, dunque, a prendere forma l’idea che il club di Fabriano sta coltivando da alcuni anni e che ha mosso i primi passi già prima della Convention mondiale del giugno 2019. Il Rotary di Fabriano, città della carta, continua prodigiosamente a lavorare al fine di far conoscere il proprio orgoglio cittadino, la “filigrana”, candidata a “Patrimonio Immateriale Unesco”», ricorda la presidente del Club di Fabriano, Maura Nataloni.