FABRIANO – “Fabriano Industry Elements” è il nome dell’inedita mostra presentata questa mattina, martedì 4 giugno, a Fabriano, nella sede della Fondazione Carifac, organizzata dal comprensorio fabrianese di Confindustria in occasione dell’Annual Conference Unesco 2019.
Un percorso di oltre 800 anni suddiviso in quattro sezioni – seguendo i quattro elementi: Terra, Acqua, Fuoco e Aria – che ripercorrono la storia del sistema industriale, dalla produzione della carta del 1200 allo sviluppo industriale del XX secolo, fino ad arrivare ai giorni nostri. Non mancherà un attento sguardo al futuro attraverso la creatività delle giovani generazioni, chiamate a immaginare e costruire la “città ideale” dove vivere e continuare a produrre cose belle che piacciono al mondo.
«Fabriano città creativa dell’Unesco rispecchia infatti, proprio la passione creativa che gli imprenditori fabrianesi si sono tramandati nel tempo: dai fabbri medievali fino ai giorni nostri, lo spirito fondante di questa città è stato sempre quello di realizzare, costruire, forgiare e inventare novità al passo con i tempi. Una mostra dell’industria che permetta ai suoi visitatori di ripercorrere, dai suoi albori fino ai giorni nostri, la straordinaria favola produttiva fabrianese.
Un viaggio nella storia socio/economica del territorio che faccia comprendere, e soprattutto non dimenticare, come la grande tenacia lavorativa e l’innegabile capacità intellettiva dei nostri predecessori abbiano tramandato e determinato lo stile di vita di milioni di persone, il nostro stile di vita. Un grazie a tutte le aziende che hanno partecipato a vario titolo e, in modo particolare, a Ariston Thermo, Electrolux, Elica e Faber, il cui contributo è stato determinante. E poi a Airforce, azienda che esporrà alla mostra e che produce elettrodomestici al 100% a Fabriano e personalmente a Urbano Urbani, ideatore del marchio “Made in Fabriano”. Grazie anche alle altre aziende che esporranno: Alfatubi, Clementi Forni, Diasen, Domus, During, Marbre, Meccanotecnica Centro, Spm Instruments», ha affermato Federica Capriotti, presidente del raggruppamento di imprese del Fabrianese di Confindustria Marche Nord.
«Creare valore con al centro i giovani è la mission che la Fondazione Carifac persegue sostenendone formazione e sviluppo di competenze trasversali in collaborazione con tutti gli stakeholders della comunità. A noi il compito di catalizzatore ed hub sovracomunale per un nuovo progetto di sistema che accompagni il territorio tutto in una nuova fase rinascimentale», ha detto Marco Ottaviani, presidente Fondazione Carifac.
«Abbiamo accolto con gran piacere l’invito di Confindustria a ospitare nei nostri locali questa mostra sulla storia industriale di Fabriano. Se è vero che perdere il passato significa perdere anche il futuro, allora questa mostra rappresenta una magnifica occasione per mantenere viva la memoria di quello che è stato e per riflettere su quale potrà essere la nuova frontiera economica di questo territorio», le parole di Giordano Fulvi, responsabile della direzione territoriale di Jesi di Ubi Banca.
«La Fondazione Aristide Merloni sostiene questa iniziativa perché coerente con le sue finalità istituzionali che sono il recupero della Centralità della Manifattura nella percezione della comunità e la diffusione dello Spirito Imprenditoriale perché possono nascere sempre nuove iniziative economiche a sostegno dello sviluppo” affermano dalla Fondazione Merloni.
«Partendo dallo stemma della città possiamo subito identificare la vocazione manifatturiera di Fabriano. Già nel 1200, Fabriano era un centro produttivo e commerciale di prim’ordine grazie alle numerose botteghe artigianali e produttive. Fabriano dal XIII secolo preserva la secolare tradizione della fabbricazione della carta. Nella seconda metà del ‘700, Pietro Miliani trasformò l’attività cartaria, fino ad allora a carattere artigianale, in industria. La forte crescita negli anni ’50 del secolo scorso di aziende nel settore metalmeccanico ha proiettato la città a diventare uno dei principali distretti industriali. Capofila di tale sviluppo è stato il gruppo Merloni, che ha sempre più aumentato le sue dimensioni e favorito la crescita di un indotto vivace e articolato», ha evidenziato Francesco Fantini della Fondazione Merloni.
La mostra è ideata e curata da Alessandro Carlorosi, l’allestimento architettonico curato da Nicola Cristalli, e sarà inaugurata il 6 giugno alle 18 nella sede Ubi Banca Fabriano in piazza Miliani alla presenza di Francesca Merloni, ambasciatrice di Buona Volontà Unesco. Resterà aperta fino all’8 settembre.