FABRIANO – Novità importanti per l’oratorio dei Beati Becchetti a Fabriano. L’Asur, per la precisione la direzione dell’Area Vasta 2, ha annunciato l’avvio di alcuni lavori per la realizzazione di opere provvisionali per l’accesso in sicurezza all’interno della storica struttura del ‘300, considerata il “Santo Sepolcro fabrianese”. L’oratorio che si trova all’interno del chiostro di Sant’Agostino, all’ospedale Engles Profili, appartiene all’AV2.
Recentemente sono stati appaltati e sono già in corso di esecuzione i lavori per la creazione, all’interno del loggiato di San Agostino, di un percorso protetto per poter accedere in sicurezza all’oratorio. «Questo percorso – dichiara il direttore di Area Vasta 2 Giovanni Guidi – verrà realizzato sul lato del porticato che, dall’ingresso del chiostro permetterà l’accesso esclusivo all’oratorio. L’accesso sarà contingentato previa autorizzazione della Direzione di Area Vasta 2. Sono in corso incontri con l’amministrazione comunale al fine di poter riconsegnare alla comunità il bene artistico che ricade all’interno dell’area di interesse».
Dunque, un’ulteriore novità, molto attesa, quella di poter trovare un modo per rendere fruibile la struttura in modo duraturo e sotto l’egida del Comune di Fabriano. «Ci siamo impegnati fin dal nostro insediamento per avviare un percorso che portasse all’accertamento della proprietà da parte di Asur. Ora studieremo insieme il modo, che potrebbe essere un comodato o una concessione, per poter intervenire. Il nostro obiettivo è renderlo visitabile, per piccoli gruppi, magari in occasione della mostra di Allegretto, a settembre», il commento del sindaco, Gabriele Santarelli che ricorda, inoltre, il grande lavoro svolto da due suoi assessori: Ilaria Venanzoni (Cultura) e Cristiano Pascucci (Lavori pubblici).
L’oratorio dei Beati Becchetti a Fabriano, costruito per volere dei due frati agostiniani al ritorno dalla Terra Santa, per secoli è stato meta di pellegrini. Agli inizi del ‘900, però, è chiuso al pubblico. Solo nel 1977 fu temporaneamente riaperto per salvare dal degrado le statue lignee ritrovate ammassate al suo interno poi restaurate e conservate all’interno della Pinacoteca civica Bruno Molajoli di Fabriano. L’oratorio contiene l’Albero della Vita, affresco tardo gotico di Lorenzo Salimbeni, oggi in pessime condizioni a causa della forte umidità presente.