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Lavori Quadrilatero: cauto ottimismo delle ditte creditrici di Astaldi

All’emendamento approvato dalle commissioni della Camera dei Deputati inserito nel DL Crescita in discussione in aula con il quale si stabilisce l’istituzione del Fondo Salva Imprese come richiesto dalle circa 40 imprese che vantano crediti fra i 40 e i 60 milioni di euro

La protesta delle ditte organizzata nelle scorse settimane

FABRIANO – Cauto ottimismo. Questo il commento del comitato creditori delle ditte sub-appaltatrici di Astaldi, contraente generale del progetto Quadrilatero Marche-Umbria, all’emendamento approvato dalle commissioni della Camera dei Deputati inserito nel DL Crescita in discussione in aula. Emendamento con il quale si stabilisce l’istituzione del Fondo Salva Imprese come richiesto dalle circa 40 imprese che vantano crediti fra i 40 e i 60 milioni di euro nei confronti della stessa Astaldi. E senza recuperare i quali, rischiano serie conseguenze a livello di sopravvivenza e, quindi, in termini occupazionali.

«Il comitato creditori Marche e Umbria della Astaldi esprime cauto ottimismo per l’emendamento. Un emendamento che recupera le norme che erano state già elaborate in occasione dello Sblocca cantieri, che, per motivi di tempo, è stato inserito nel Decreto Crescita che dovrà essere convertito entro il 29 giugno», il commento di Gilberto Gasparoni segretario di Confartigianato Trasporti Marche, nonché componente del comitato.

«I creditori di Marche e Umbria chiedono l’impegno unitario delle forze politiche per l’approvazione dell’emendamento che stanzia specifiche risorse per pagare sostanzialmente i crediti (70%) anche con la trattenuta dello 0,5% sulle future gare. Un provvedimento importante che una volta diventato Legge dello Stato vedrà ulteriori provvedimenti attuativi con i quali potranno essere definiti gli aspetti operativi. I creditori marchigiani quindi auspicano l’approvazione del provvedimento e la riconvocazione del tavolo per definire i passaggi successivi», conclude Gilberto Gasparoni Confartigianato Trasporti Marche e componente del comitato delle ditte sub-appaltatrici della Astaldi.

«Il testo per ragioni prima politiche e poi tecniche è stato cambiato dal primo confronto avuto con le aziende. Ora sono previsti due percorsi, uno per le crisi delle aziende capofila conclamate tra il primo gennaio 2018 e la data di entrata in vigore della Legge di conversione del Decreto e una per tutte le crisi future. Ricordiamo che il fondo interviene quando un “colosso” che si è aggiudicato una gara nel momento di crisi inizia a non pagare più le imprese minori a cui aveva affidato i sub-appalti, aziende che a loro volta entrano in difficoltà con ripercussioni tremende su tanti lavoratori e sul territorio. Quello che è accaduto nella Quadrilatero. In tutti questi casi il fondo pagherà fino al 70% dei lavori già realizzati salvando imprese e lavoratori della filiera dei lavori pubblici», ha affermato, nei giorni scorsi, la parlamentare di Fabriano del Movimento 5 Stelle, Patrizia Terzoni.