FABRIANO – Sicurezza, sicurezza e ancora sicurezza. L’assessore alla Protezione civile, Urbanistica, Lavori pubblici, Bonifiche, Piano eliminazione barriere architettoniche (PEBA), Patrimonio comunale, Cristiano Pascucci non si tira certamente indietro. Anzi, su Facebook è fra gli assoluti protagonisti, anche con qualche accenno polemico, quando serve.
Sposato, padre di due figli, il 46enne geologo, è partito a razzo, «anche perché le deleghe che ho ricevuto rendono immediatamente visibile se si lavora oppure no», evidenzia.
Le sue tre priorità, quali sono?
«Si deve partire dalla sicurezza sismica con i sopralluoghi che sono finiti e si stanno ripetendo i cosiddetti “rivedibili”. Ci sono state altre inagibilità venute fuori, ma è normale che accada. Grande attenzione, seconda priorità, è riservata alle scuole. Sono in corso due nuove verifiche di vulnerabilità sulla Giovanni Paolo II e l’asilo nido Petrarca. Su quest’ultima abbiamo già deciso di cambiare il controsoffitto. Mentre per la prima i lavori potrebbero ricadere nei fondi previsti per il post-sisma. Ho stilato un calendario di interventi anche per la scuola elementare Mazzini e la Marco Polo. Mentre per la ricostruzione della Don Petruio occorre attendere la conclusione dell’iter burocratico. Certamente, l’anno scolastico attuale sarà completato nella sede provvisoria dell’ex Tribunale. Poi, si trasferiranno nella nuova scuola: 100 giorni lavorativi a partire dalla consegna dei lavori per la sua costruzione. La terza priorità riguarda il Giano e il Piano di recupero centro storico-Borgo. Abbiamo presentato la variante di progetto relativamente all’impianto fognario che non finirà più nel letto del fiume, ma da piazza Garibaldi proseguirà in via Ramelli. Allo studio, poi, una seconda variante che riguarda il tratto del fiume Giano da non coprire più. In questa variante ci sarà una risistemazione architettonica della piazzetta Filzi che consentirà, dunque, di non coprire più il Giano nella parte a monte del ponte dell’Aera. Mentre per l’abbassamento delle sponde, molto contestate, a valle del ponte dell’Aera occorrerà un nuovo studio idraulico. Il lavatoio di via Filzi rimarrà dov’è e vorremo realizzare un collegamento con il mercato coperto che darebbe una fruizione diversa a tutto l’insieme».
Tiene in modo particolare al Peba, a che punto siamo?
«Stiamo andando avanti: sono stati individuati alcuni volontari che andranno a fare filmati dimostrativi sulle barriere architettoniche presenti, un’azione di sensibilizzazione. Abbiamo chiesto e ottenuto la collaborazione con l’istituto Geometri di Fabriano per coinvolgere gli studenti in una prima fase di rilievo delle criticità presenti. Gli studenti compileranno schede di rilevamento e di geolocalizzazione e poi grazie al sistema informativo comunale evoluto realizzato dal Ced, con l’alternanza scuola-lavoro, saranno loro stessi che inseriranno i dati. Daremo, quindi, vita al regolamento del Peba al quale i privati dovranno ottemperare con pochissima spesa e poi si realizzerà il Piano dei fabbisogni dei lavori pubblici per giungere a una città a misura di chiunque. Step by step».
Per quel che riguarda la Protezione civile?
«Sono molto soddisfatto per il lavoro fatto in questi mesi. Siamo riusciti a scrivere un piano di Protezione civile con al suo interno il Piano neve che per la prima volta è stato inserito. Questo ci consentirà di poter avere risorse importanti e riuscire a rendere organico tutto il settore. Quindi, una facilità di gestione in condizioni ordinarie. Ma anche un’ottima base di partenza in caso di eventi eccezionali a Fabriano».