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Fabriano: locali per terremotati, dura replica del Movimento 5 Stelle

Un aiuto concreto a chi ha subito danni dal sisma dell’agosto-ottobre 2016 mettendo a disposizione, in modo gratuito o a un canone molto agevolato, i locali di proprietà municipale. Le spiegazioni dei pentastellati

Una veduta di Fabriano

FABRIANO – Un aiuto concreto a chi ha subito danni dal sisma dell’agosto-ottobre del 2016 mettendo a disposizione, in modo gratuito o a un canone molto agevolato, i locali di proprietà del comune di Fabriano. Questo il senso della mozione a firma del capogruppo di Fabriano Progressista, Andrea Giombi, che è stata discussa e approvata nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale cittadino. Ma si è generata confusione nell’ambito della comunicazione. A evidenziarla il gruppo del Movimento 5 Stelle che non lesina un attacco nei confronti dello stesso Giombi.

«Attraverso un comunicato rilasciato dopo l’ultimo consiglio comunale Giombi ha fatto credere che grazie a lui il Comune aveva messo a disposizione dei locali pubblici per poter temporaneamente sistemare la mobilia presente nelle case danneggiate dal sisma del 2016 e da ristrutturare. Così alcune famiglie hanno iniziato a chiedere all’Urp dove fossero questi locali e come si dovesse procedere per poter fruire del servizio. Peccato però che le cose non stanno affatto come dichiarato da Giombi». E spiegano. «Durante la discussione della sua mozione è stato spiegato che il comune non possiede locali adatti a questo uso e che nemmeno tra le proprietà private si è trovata tale soluzione. Per tale scopo l’ordinanza del Commissario al Sisma numero 21 di aprile 2017 (quindi prima dell’insediamento della nuova Giunta) aveva messo a disposizione anche dei contributi e per questo, come ampiamente spiegato in Consiglio Comunale dal Sindaco Santarelli, già nel 2017 l’Amministrazione aveva cercato immobili che potessero essere utilizzati a tal fine ma senza esito».

Questi locali devono rispettare dei requisiti di sicurezza per evitare che i mobili si rovinino o per lo meno per consentire di poter assicurare i beni depositati (impianto antincendio, sistemi anti intrusione ecc…). «Per questo la mozione di Giombi è stata votata anche dal nostro gruppo solo dopo aver richiesto che venisse modificata con un emendamento con il quale è stata cancellata la parte in cui si chiedeva all’Amministrazione di mettere a disposizione dei locali di sua proprietà prevedendo invece che il Sindaco si facesse parte attiva verso il nuovo Commissario Legnini per provare a ottenere dei container da utilizzare come deposito temporaneo».

Fin qui la ricostruzione pentastellata che si conclude con una bordata politica. «Giombi con i suoi sistemi squallidi continua a prendere in giro i cittadini e stavolta è ancora più grave del solito perché a cadere nella trappola delle sue mistificazioni, della sua scorrettezza istituzionale e del suo infantilismo politico sono state le famiglie terremotate».