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Fabriano, il manager-scrittore che pensa alla solidarietà

È firmato Sisto Merolla, manager della Ariston Thermo Group, il fantasy disponibile su Amazon. Il ricavato verrà devoluto alla Protezione Civile

Sisto Merolla

FABRIANO – Immergersi in un fantasy e allo stesso tempo dare un contributo alla lotta contro il coronavirus. L’occasione la offre Sisto Merolla, manager della Ariston Thermo Group, multinazionale di Fabriano attiva nel ramo del confort termico, con il pallino della scrittura che ha deciso di devolvere i diritti d’autore del suo secondo romanzo “Miserere Mei” alla Protezione civile per l’emergenza Covid-19. Disponibile su Amazon anche in formato ebook, il libro ha già raggiunto il trentunesimo posto tra gli ebook fantasy per ragazzi.

«Questo libro era rimasto nel cassetto – racconta Merolla – poi nei giorni della quarantena ho deciso di riprenderlo in mano e di farne qualcosa che potesse dare un aiuto nella lotta alla pandemia». Adatto anche ai ragazzi grazie a uno stile semplice, un linguaggio moderno e un ritmo serrato, “Miserere Mei” è un racconto avvincente ambientato in un tranquillo e imprecisato paesino.

«Durante i preparativi per la Pasqua, tre compagni di classe adolescenti spariscono nel nulla. E con loro, spariscono tutti i mezzi di telecomunicazione, precipitando il paese in un limbo dove non esistono Internet, i cellulari, il web e le app. Una squadra di investigazione improvvisata e sgangherata si metterà all’opera per risolvere il caso, ma non sarà facile, perché la minaccia viene dal passato»: questa la sinossi del secondo libro del manager 47enne sposato e padre di tre figli, laureato in Ingegneria, con un Master a Harvard, che da sempre affianca all’impegno professionale, la pratica della scrittura.

Come dirigente Ariston, Merolla ha trascorso sei anni a Fabriano, dove ha partecipato attivamente alla vita culturale della città, guidando insieme alla moglie Giuliana gruppi teatrali di ragazzi e portando in scena musical originali. Oggi lavora in Svizzera, sempre per la Ariston, ricoprendo il ruolo di senior director, nella struttura di Service. «Ho deciso di devolvere i diritti d’autore alla Protezione civile perché è giusto che ciascuno, se può, debba fare la propria parte», conclude.