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Mozione di sfiducia al presidente della commissione, Andrea Giombi, oggi la discussione

Ad avanzarla il componente della stessa, nonché capogruppo del Movimento 5 Stelle, William Giordano. L'interrogazione dovrebbe essere inserita nella prossima riunione della commissione in calendario per oggi pomeriggio alle 18

La sede del Comune di Fabriano
La sede del Comune di Fabriano

FABRIANO – Mozione di sfiducia nei confronti del presidente della prima commissione consiliare, Area istituzionale, del consiglio comunale di Fabriano, Andrea Giombi. Ad avanzarla il componente della stessa, nonché capogruppo del Movimento 5 Stelle, William Giordano. La mozione dovrebbe essere inserita nella prossima riunione della commissione in calendario per oggi pomeriggio alle 18.

Maretta fra maggioranza e opposizioni a Fabriano. Le accuse del capogruppo pentastellato in direzione del presidente della prima commissione consiliare, il capogruppo di Fabriano Progressista, Andrea Giombi, sono molto pesanti. «Non mi metto a discutere sull’orario, tutti possiamo avere impegni di lavoro anche se più di una volta i suoi impegni la vincolano nell’assolvere all’impegno, altrettanto importante, che si è assunto accettando il ruolo di Presidente della prima commissione consiliare, Area Istituzionale. Tuttavia, anche stavolta, devo constatare una palese intenzione nel voler rallentare di proposito i lavori della commissione stessa», la bordata griffata Giordano.

Quindi, quattro punti specifici sui quali basare la mozione di sfiducia. «Calendarizzazione della commissione con scadenza mensile con lo specifico intento di rinviare la discussione di specifici ordini del giorno, vedi commissione del 23 ottobre scorso; Non rispetto di quanto deciso in commissione riguardo gli ordini del giorno dei futuri appuntamenti, vedi commissione convocata per oggi pomeriggio; Intento palese di limitare la discussione attraverso ordini del giorno parziali e studiati a tavolino per troncare la riunione anche qualora ci fosse il tempo per proseguirla, ricordiamo la scorsa seduta del 23 ottobre scorso dove abbiamo dovuto interrompere dopo quaranta minuti nonostante avessimo modo di andare avanti; non ultimo per il comportamento tenuto nella seduta della commissione del 4 ottobre scorso censurabile da qualsiasi punto di vista».

Dunque, circostanziate accuse, alcune molto gravi come quella di voler rallentare volutamente i lavori che sono alla base della mozione di sfiducia avanzata dal capogruppo del Movimento 5 stelle di Fabriano che conclude il suo duro j’accuse evidenziando, come non sia sicuramente «limitando le occasioni di confronto o cercando di castrare le discussioni che si favorisce la democrazia».

Di parere opposto, il diretto interessato. «Il motivo della mozione di sfiducia si basa sulla volontà del M5S di modificare in tempi brevi il regolamento del Consiglio comunale. Ritengo, invece, che le regole democratiche per essere modificate necessitino di reale ponderazione e per questo ho, come Presidente, richiesto che la modifica di questo importante atto avvenisse per parti sistematiche ogni 20 giorni e non in una potenziale unica seduta. Come minoranza risponderemo a tempo debito per difendere le regole democratiche contro una democrazia virtuale e di plastica, ma è intollerabile questa richiesta di sfiducia nei miei riguardi».

All’interno della Commissione consiliare, i pentastellati sono rappresentati da: William Giordano, Sara Marinucci, Claudia Palazzi, Stefania Santarelli, Roberta Stazi. Mentre le opposizioni da: Vinicio Arteconi, Vanio Cingolani, Michele Crocetti, Andrea Giombi, Barbara Pallucca, Vincenzo Scattolini, Olindo Stroppa.