FABRIANO – La discoteca Much More di Matelica, una delle mete preferite per i giovani di Fabriano, si trasforma in un market. Un luogo, dunque, versatile che si conferma come il centro della movida del comprensorio da quando è stata riaperta da tre giovani: Riccardo Antonelli, 25 anni di Matelica, Simone Bellardinelli, 27 anni di Castelraimondo e Gianluca Mattioli, 30 anni di Fabriano.
Una metamorfosi non da poco per la discoteca Much More di Matelica che oggi, 11 novembre, si trasformerà da sala da ballo in un vero e proprio market a ingresso libero. Inizia infatti nella giornata di San Martino il progetto “Much Market”, una serie di eventi domenicali a cadenza mensile per ospitare tutte le più belle realtà del territorio e non solo.
Dalle 11 alle 21 lo storico locale di via Borgo Nazario Sauro diventerà un punto d’incontro tra aziende, associazioni, professionisti, prodotti tipici e tanto altro. Ci saranno mercatini vintage dal second hand ai dischi in vinile, dai prodotti fatti a mano all’oggettistica più varia. Affianco a questi espositori anche un’area dedicata all’alimentare, con diverse aziende del territorio che presenteranno i loro prodotti. Inoltre, dal mattino alla sera, cibo e Verdicchio a volontà.
Il programma prevede dalle 11 alle 14 un brunch in collaborazione con la Gma, mentre dalle 16 alle 21 spazio all’aperitivo grazie alle specialità della Samo e ai produttori del Verdicchio di Matelica, protagonisti con 11 cantine per tutta la giornata. Per finire anche alcuni workshop, tra cui uno sulla canapa cruda, uno sulla moda ed uno molto interessante sulla storia e la preparazione del famoso cocktail Long Island. L’intero evento, patrocinato dal Comune di Matelica, sarà trasmesso in diretta su Radio Blu.
«Si tratta di un esperimento che mette al centro di tutto il territorio. Per noi del Much More è una scommessa non da poco, ma con tutto quello che le nostre zone offrono sappiamo che in una giornata come quella di domenica la qualità non mancherà. È stato bello vedere la reazione interessata e partecipata delle varie aziende e persone coinvolte, altrettanto curiosa è stata la mole di commenti che abbiamo ricevuto dai nostri clienti, abituati a ben altre situazioni. Non è stato facile mettere in piedi il Much Market, ma siamo certi di aver creato un prodotto unico e fuori dagli schemi», spiegano gli organizzatori.