FABRIANO – Sanzionato un pubblico esercizio di Fabriano che permetteva il consumo di alimenti e bevande al suo interno, nonostante le Marche fossero ancora in zona arancione. Multa per il titolare e per ciascuno dei clienti presenti. È questa una delle operazioni più significative portate avanti nei giorni scorsi dai carabinieri della Compagnia di Fabriano, agli ordini del capitano Mirco Marcucci.
Nel tardo pomeriggio, i militari del Nucleo Radiomobile si sono concentrati negli abituali controlli dei pubblici esercizi, bar e ristoranti, per verificare – visto che si era ancora in zona arancione – che non si consumasse al loro interno. In uno di questi, però, ubicato nel centro storico di Fabriano, la situazione riscontrata era di non rispetto delle regole. Infatti, i carabinieri hanno constatato che vi erano circa quattro persone che stavano consumando cibo e alimenti all’interno del pubblico esercizio. La normativa per le zone arancioni, lo vieta espressamente, consentendo solo l’asporto e la consegna a domicilio. Sia al titolare che a ciascuno dei clienti presenti sono state comminate sanzioni amministrative, multe, del valore di 400 euro ciascuna.
Questo non è stato l’unico risultato dei controlli effettuati dai carabinieri nei giorni scorsi. Infatti, è stato denunciato un 20enne marchigiano residente in un comune limitrofo a Fabriano. Quest’ultimo è stato fermato a bordo della propria autovettura mentre era nei pressi del parco Regina Margherita, quindi non rispettando il divieto di spostamento fra i vari comuni, essendo le Marche in zona arancione. Ebbene, i militari hanno notato un certo nervosismo nel giovane e, dopo averlo identificato, hanno deciso di approfondire le indagini procedendo a una perquisizione veicolare e personale. Occultato nell’auto, i carabinieri hanno rinvenuto un coltello a serramanico “modello Rambo” e alcuni grammi di cocaina. Il 20enne è stato, quindi, segnalato quale assuntore di sostanze stupefacenti, denunciato per porto abusivo di armi e/o oggetti atti ad offendere, multato per non aver ottemperato al divieto di spostamento in un comune diverso da quello di residenza e, infine, gli è stata ritirata la patente di guida.