FABRIANO – Verso Borgofuturo 2019. Tre giorni di musica, formazione e rigenerazione urbana. La manifestazione si svolge nel maceratese, ma nell’organizzazione è presente anche Fabriano, grazie a Chiara Sagramola. Dai canti popolari del catanese Cesare Basile e i Caminanti fino alle contaminazioni esotiche nella musica di Indianizer e Azmari, passando per il social camp, il campeggio di formazione multidisciplinare su decolonizzazione dell’immaginario, economia circolare ed educazione libertaria.
«Borgofuturo, il festival biennale della sostenibilità a misura di borgo, è un progetto che non si ferma nemmeno nell’anno di passaggio. Aspettando l’edizione 2019 del festival, l’associazione culturale Borgofuturo, insieme all’amministrazione comunale di Ripe San Ginesio, hanno organizzato tre giornate all’insegna di musica, spettacoli e arti visive. Si apre così l’anno di eventi, seminari e progettazione, in vista della sesta edizione nel 2019», racconta Chiara Sagramola, che da Fabriano è parte integrante del progetto.
Da domani e fino a domenica 8 luglio, il borgo, da anni impegnato dal punto di vista sociale e ambientale nella rigenerazione e nella ricostruzione del territorio, ospiterà tre serate musicali a ingresso cumulativo di 5 euro, con ospiti come Cesare Basile e i Caminanti che si esibiranno domenica sul palco dell’Arena La Cava. Il giorno prima, spetterà ai torinesi Indianizer coinvolgere tutti con sonorità esotiche in salsa urbana. Insieme agli Azmari, gruppo belga, che proporranno una commistione di jazz etiope, afrobeat, dub e funk.
Il primo a esibirsi sarà Enzo Savastano, maestro del “neomelodico 2.0”, domani, in occasione del primo compleanno dell’alimentari birrificio MalaRipe. «L’alimentari è il risultato del primo bando di affidamento degli spazi del borgo, nell’ambito del progetto di riqualificazione degli spazi del centro di Ripe San Ginesio. Già dall’aperitivo per le vie del paese si potranno assaggiare le loro birre, insieme a quelle di due birrifici vicini», evidenzia Chiara Sagramola.
Infine, per tutte e tre le giornate del festival, un gruppo di 40 persone parteciperà alla seconda edizione del social camp, campeggio di formazione multidisciplinare che alternerà laboratori teorici e pratici su tre aree tematiche, che quest’anno sono decolonizzazione dell’immaginario, economia circolare ed educazione libertaria.