FABRIANO – Anche i dipendenti di Fabriano della Whirlpool danno il via libera alla bozza di accordo sottoscritta al ministero dello Sviluppo economico il 25 ottobre scorso. Un plebiscito per il “si”: complessivamente su 1.435 aventi diritto, hanno votato in 808: 762 per il “si”, 41 per il “no”, 3 bianche e due nulle. Dunque, hanno votato il 56,3 per cento dei lavoratori, di cui i favorevoli sono stati il 94,3 per cento.
I voti scorporati vedono a Melano su 748 aventi diritto, hanno votato in 394: 377 per il “si”, 14 per il “no”, 3 bianche e una nulla. Nella sede centrale su 316 aventi diritto, hanno votato in 162: 154 per il “si” e 8 per il”no”. Al Service di Ca’ Maiano su 244 aventi diritto al voto, hanno votato in 172, di questi 153 per il “si”, 18 per il “no”, una scheda nulla. Agli uffici di via Campo sportivo su 78 aventi diritto al voto hanno votato in 62: 61 favorevoli e uno contrario. Negli uffici di via Lamberto Corsi, su 49 aventi diritto, hanno votato in 17 tutti per il “si” all’accordo.
L’intesa prevede, in sintesi, zero esuberi e 250 milioni di investimento nel triennio. Un importante accordo per il territorio perché oltre al riconoscimento di ammortizzatori sociali per i prossimi due anni, prevede 46 milioni di investimento nei siti marchigiani. Produzioni che dalla Polonia sono portate nel sito di Comunanza e altre azioni tese a incrementare i volumi necessari a garantire lavoro e occupazione.
Nello specifico, per Fabriano, si prevedono circa 24 milioni di euro di investimenti a Melano, per i piani cottura ad alta gamma, per il prossimo triennio. Per la sede impiegatizia cittadina, a titolo esemplificativo, ci saranno le funzioni relative a: R&D lavaggio, Qualità, Consumer Service, oltre al supporto per altre funzioni.
La Whirlpool si è impegnata a prevedere un piano di incentivi alla mobilità volontaria. Mentre il Ministero del Lavoro concederà nuovi ammortizzatori sociali conservativi: cassa integrazione a rotazione fino al 31 dicembre 2020. La multinazionale americana e le organizzazioni sindacali si incontreranno per definire accordi relativi all’applicazione degli ammortizzatori e per programmare, durante i periodi di utilizzo degli stessi, i necessari interventi formativi e di riqualificazione per il personale. Attraverso il combinato di tutte queste misure, si dovrebbe arrivare a un azzeramento degli esuberi potenziali. Sono anche previste verifiche periodiche nei territori e al Mise per la piena applicazioni degli impegni presi dall’azienda.