FABRIANO – Presentato oggi a Fabriano, 28 dicembre, il Progetto “FaCe the Work” per i giovani e non solo. Tanti gli Enti e Istituzioni coinvolte. Il progetto che ha come partenariato la Provincia di Ancona (Capofila), il Comune di Fabriano, il Comune di Cerreto d’Esi, Università degli studi di Urbino “Carlo Bo”, le associazioni di Fabriano Circolo Arci “Il Corto Maltese”, Associazione culturale Microclima, Associazione culturale Polis-Arte, Pastorale giovanile diocesana, Azione Cattolica Diocesi di Fabriano-Matelica ed ha un budget di 180.000 euro e la durata di 12 mesi, si rivolge a giovani dai 16 ai 35 anni con l’obiettivo di coinvolgere i beneficiari in percorsi di apprendimento attivo volti al rafforzamento di lifeskills e competenze specifiche da sperimentare nella realizzazione del proprio percorso professionale.
Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi, sono previsti vari asset. Si parte con i corsi di formazione orientati a rafforzare le capacità dei partecipanti, sviluppando il networking, di comunicazione e di promozione dei prodotti del territorio. I corsi di formazione avranno luogo tra aprile e giugno 2018.
L’altra azione prevista riguarda i tirocini e le borse di studio orientati all’acquisizione di specifiche competenze nell’organizzazione di eventi, nel supporto alle filiere produttive, nella gestione degli spazi lavorativi, nella comunicazione e nella ricerca del sociale. Si prevede l’attivazione di sei percorsi di tirocinio e borsa di formazione: due nell’organizzazione di eventi; due nella gestione del coworking; due nell’osservatorio della condizione giovanile.
È prevista la realizzazione di un osservatorio sulla condizione giovanile del territorio tramite una ricerca sociale quali-quantitativa con azioni di coinvolgimento dei soggetti studiati, mirata ad acquisire informazioni per definire lo stato della popolazione giovanile e per modulare sia le linee di azione del progetto sia future politiche.
Ancora, l’attivazione di uno spazio di coworking che rappresenta un elemento centrale del progetto, orientato a rispondere a una domanda per questo genere di spazi attualmente assenti nel territorio. Nello specifico, si intende dotare questo luogo di postazioni lavorative sia per la cosiddetta classe creativa sia per i giovani artigiani locali, favorendo in questo senso la circolazione di idee tra ambiti lavorativi differenti.
Infine, la realizzazione di eventi cogestiti dalle Associazioni partner e dai giovani coinvolti nei processi partecipativi. Eventi che presenteranno un alto tasso di innovazione, con previsione di formare competenze nel settore dell’organizzazione e gestione per questo genere di iniziative.