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Progetto Quadrilatero, Mucilli dice no all’incontro pubblico: «Non sono tenuto a farlo»

L'Amministratore delegato della società aveva accettato l’invito a partecipare al meeting sullo stato di avanzamento del maxi lotto n. 2 organizzato dal comitato Indecente 76. È forte polemica

I cantieri del progetto Quadrilatero

FABRIANO – Prima si, poi no. La denuncia del Comitato Indecente 76 di Fabriano rispetto alla posizione ondivaga dell’Amministratore Delegato della Quadrilatero, Eutimio Mucilli, che aveva accettato l’invito a partecipare a un incontro pubblico sullo stato di avanzamento del maxi lotto n. 2 del Progetto Quadrilatero, vale a dire il raddoppio della SS 76 Fossato di vico-Fabriano-Serra San Quirico e il completamento della Pedemontana delle Marche, Fabriano-Muccia, per poi ritirare questa disponibilità.

«Ritengo significativa l’esigenza espressa dal Comitato, di fare un punto sulla situazione, da svolgere entro la fine dell’anno in corso, tenuto conto che nei prossimi mesi saranno ulteriormente consolidate e implementate attività di cantiere volte al completamento delle opere. Opere che sulla direttrice Perugia-Ancona, hanno raggiunto l’86% di avanzamento», la risposta all’invito, scritta per mail dall’AD di Quadrilatero e pervenuta lo scorso 18 settembre al Comitato di cittadini di Fabriano.

A distanza di oltre due mesi, e costantemente sollecitato dal Comitato nel voler indicare una data di sua disponibilità per organizzare un incontro pubblico, con ulteriori inviti formali e scritti, nonché numerose telefonate intercorse, Mucilli «ha sempre procrastinato l’impegno ufficialmente assunto. A meno che l’Amministratore Delegato della Quadrilatero non desideri venire ad incontrare i cittadini del territorio durante le imminenti festività natalizie, la situazione ci sembra più che chiara», ironizza il presidente del Comitato, Paolo Paladini.

«È un vero peccato: gli avremmo senz’altro chiesto conto di quel fantastico dato dell’86% nell’avanzamento dei lavori sulla direttrice Perugia-Ancona. A meno che il dato non si riferisca alla sola direttrice di marcia, a senso unico, che si snoda dal capoluogo umbro a quello marchigiano. Perché, a quanto ci risulta, dal verso contrario, almeno nel tratto tra Serra San Quirico e Albacina, i lavori sono estremamente in ritardo. Siamo felici per gli amici umbri, dopo la recente apertura del tratto a senso unico presso il valico di Fossato. Constatiamo, altrettanto amaramente, che la direttrice che interessa il nostro territorio, colpito da una crisi economico-occupazionale decennale e drammatica, sempre più isolato e privato di servizi pubblici essenziali non gode, evidentemente, della medesima considerazione, anche per l’assoluta latitanza, occorre ribadire, della Regione Marche, che non ha mai spinto a sufficienza e come avrebbe dovuto per completare i lavori tra Albacina e Serra San Quirico».

Dunque, un confronto franco e aperto. «Ma non possiamo farlo, perché si rifiuta. “Non sono tenuto a farlo”, ci ha risposto pochi giorni fa alla nostra ennesima richiesta di fissare una data per l’assemblea pubblica e l’Anas ha “altre priorità”. Letteralmente. Che dire: siamo indignati? Poco. Che un Dirigente di una società pubblica, pagato con i soldi dei contribuenti, si rifiuti, dopo aver dato assicurazioni del contrario, di incontrare un comitato di cittadini in un incontro pubblico, lo riteniamo davvero “Indecente”. Un fatto di inaudita gravità», conclude Paladini.