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Rise Up, il progetto di social housing a Fabriano è completo

Gli appartamenti ammobiliati nella frazione di Attiggio sono ora occupati al 100%, da quattro nuclei abitativi sostenuti in un percorso di crescita e formazione professionale

L'interno di un appartamento della social housing

FABRIANO – Pensare all’emergenza abitativa coadiuvandola con percorsi di formazione per un pieno reinserimento nella società. Dunque, partire dalle risorse delle persone, “rigenerarsi” e trovare una nuova strada da percorrere nella vita. Questo il senso profondo del progetto Rise Up che a Fabriano sta già dando i primi frutti. Social housing all’interno della comunità fabrianese attraverso un percorso di crescita e formazione professionale, in maniera tale da poter ricostruire un percorso umano e lavorativo.  Il progetto è sostenuto da Fondazione Cariverona

«Una casa per ripartire e ricostruire la propria vita. Il progetto Rise Up apre le porte dei 4 nuclei abitativi localizzati nella frazione di Attiggio, Fabriano. Appartamenti ora occupati al 100%, per un progetto di social housing all’interno della comunità fabrianese attraverso un percorso di crescita e formazione professionale, in maniera tale da poter ricostruire un percorso umano e lavorativo che sta mettendo al centro famiglie a rischio o sotto sfratto. Un format di intervento integrato che vede partecipare soggetti pubblici e non che si trovano sul territorio dell’Ambito Sociale Territoriale 10», evidenzia il coordinatore, Lamberto Pellegrini.  

Quattro famiglie sostenute, scuola per i bambini, sport, tirocini di inclusione sociale in un percorso per accompagnare verso l’indipendenza. I quattro appartamenti sono ammobiliati, con materiale donato dalla comunità e dalle associazioni fabrianesi che hanno abbracciato il progetto. Una rete che funziona, con le famiglie impegnate nel rilanciare la propria esistenza sostenute dai quattro cardini del progetto Rise Up: Raccogliere, Redistribuire, Rigenerare, Responsabilizzare.

«Il progetto Rise Up parte all’interno del tavolo previsto dal protocollo d’intesa per la realizzazione di un sistema integrato di azioni e risorse a sostegno dei singoli e famiglie in difficoltà attraverso l’istituzione di un osservatorio sulla povertà.  Obbiettivo quello di applicare i concetti del welfare generativo, welfare che sia in grado di rigenerare le risorse (già) disponibili, responsabilizzando le persone che ricevono aiuto, al fine di aumentare il rendimento degli interventi delle politiche sociali a beneficio dell’intera collettività», conclude Pellegrini. 

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