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Fabriano: proposta di legge popolare novax, scoppia la polemica politica

L'argomento, molto sensibile, ha portato a un duro scontro virtuale fra l'Urp, che prima tenta di scagionare l'Amministrazione comunale, ma poi il primo cittadino entra in gioco in prima persona. Tante le prese di posizioni contrarie

La sede del Comune di Fabriano
La sede del Comune di Fabriano

FABRIANO – Un post sulla pagina dell’Urp del comune di Fabriano per informare la cittadinanza sulla possibilità di firmare per la Proposta di Legge di iniziativa popolare “Sospensione dell’obbligo vaccinale per l’età evolutiva”. Ed è subito bagarre.

«I moduli per la raccolta delle firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Sospensione dell’obbligo vaccinale per l’età evolutiva” promossa dal Comitato Promotore “Liberta di Scelta”, sono disponibili presso l’URP – Ufficio Relazioni con il Pubblico presso la Biblioteca Multimediale R.Sassi Loggiato San Francesco 1/B, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e giovedì dalle 15:30 alle 18. La data ultima per sottoscrivere l’iniziativa è stata fissata dal Comitato promotore nel giorno di venerdì 2 agosto». Questo il testo completo del post apparso sulla pagina dell’Urp.

Dopo neppure un minuto, si è scatenata la polemica. In un primo momento incentrata contro l’Amministrazione comunale rea, a dire di molti, di non poter fornire un’informazione del genere su una pagina istituzionale, visto che comunque è un’iniziativa popolare di un comitato di cittadini.

La difesa d’ufficio di chi gestisce la pagina Facebook dell’Urp del Comune di Fabriano che “scagiona” l’Amministrazione comunale, scrivendo che si è trattato di una scelta dell’ufficio comunicazione comunale.

Ma questa linea è stata successivamente sconfessata dallo stesso primo cittadino di Fabriano, Gabriele Santarelli, che ha iniziato a postare in prima persona evidenziando come molti Comuni d’Italia abbiano dato informazione su questa e su altre proposte di legge di iniziativa popolare.

La polemica, però, non si è sopita. «Ma stiamo scherzando? Il Comune avrebbe l’obbligo istituzionale di divulgare pericolose teorie antiscientifiche? Se non fosse che con queste iniziative si mette in pericolo la salute dei cittadini potremmo semplicemente vergognarci di essere caduti nel ridicolo», il durissimo post del consigliere comunale del Pd, Michele Crocetti.

La discussione virtuale è andata avanti per molto e fino a quando, il primo cittadino ha rinfocolato la discussione con parole molto dure e sicuramente non politically correct. «La strumentalizzazione è una brutta bestia che fa fare figuracce, ma il senso di vergogna e la consapevolezza di essere nel torto non appartiene a tutti e quindi si va avanti figuraccia dopo figuraccia. Il PD locale, ex Deputati PD (Emanuele Lodolini), altri soggetti incarogniti (sì, incarogniti, mi prendo questa responsabilità visto che ci hanno dato anche stavolta dei fascisti e dei coglioni pericolosi), per principio contro questa amministrazione rea di essere guidata dal M5S, si sono scatenati contro la pubblicazione sulla pagina Facebook dell’Urp della comunicazione del deposito dei moduli per la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare per la sospensione dell’obbligo vaccinale. Ho deciso di postare solo la medesima comunicazione pubblicata da altri dieci Comuni e ne potrei mettere altre 5mila visto che tutti i Comuni sono chiamati a fare tale comunicazione».

Ovviamente, le risposte non sono mancate. Alcune anche all’insegna dell’ironia, con le quali si invitava il primo cittadino a verificare di continuo tutte le notizie relative alla sottoscrizione di proposte di legge di iniziative popolari, dandone la massima diffusione.

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