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Fabriano: Pulizia giardini e aree pubbliche, le polemiche non si placano

Un triangolo di dichiarazioni, attacchi, difese e controrepliche. La politica di fine agosto in città sembra essersi scaldata. Si attende la denuncia del sindaco Santarelli per la questione del proiettore scomparso, così come lo invitano a fare i cittadini nel commento al suo post di accusa

Una veduta di Fabriano
Una veduta di Fabriano

FABRIANO – Non accenna a placarsi la polemica attorno al tempo impiegato dal sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, per rendersi conto – a suo dire – di un’anomalia importante nell’ambito della competenza sulla pulizia dei giardini e aree verdi. Un lasso di tempo lungo tredici mesi per rendere nota la presenza di due contratti: Anconambiente e con cooperative, contratto ormai scaduto da anni. «Eppure, Santarelli è anche assessore all’Ambiente», ha ricordato l’ex sindaco di Fabriano, Roberto Sorci, in un lungo comunicato con spiegazione circostanziata su questa situazione.

Dopo aver subito attacchi, il sindaco pentastellato di Fabriano ha deciso di controreplicare, con un post su Facebook dove ne approfitta per rispondere anche al capogruppo del Pd, Giovanni Balducci.

Con ordine. Santarelli replica a Sorci rispondendo, di fatto, a uno solo aspetto. «L’ex sindaco Sorci afferma di aver tolto ad Anconambiente il compito di pulire i tombini perché, dice, non erano capaci di farlo e, non avendo trovato alternativa, ha lasciato per anni i tombini sporchi. E infatti ce ne siamo accorti a settembre dell’anno scorso quando abbiamo affidato tale lavoro ai nostri operai scoprendo che, appunto, erano anni che non veniva fatto».

Tutto qui. Nessun’altra replica alle altre argomentazioni di Sorci: mondo delle cooperative, pulizia marciapiedi, paventato conflitto di interessi e compagnia cantando.

Come detto, però, l’attuale primo cittadino risponde anche a Giovanni Balducci. Quest’ultimo aveva evidenziato, per l’ennesima volta, la mancanza di un cartellone estivo degli eventi, «senza neppure una brochure informativa. I fabrianesi non sono in “… modalità lamento e piagnisteo …” come l’Amministrazione dice, ma questa carenza è stata da tutti rilevata, così come è stata notata la chiusura di alcuni alberghi: non accadeva da anni, io non ricordo una cosa del genere, ovvio che è stata una scelta della proprietà, ma qualcosa significa, è un segnale che denota un forte disagio. Una brochure informativa da distribuire e promuovere avrebbe aiutato sia i fabrianesi, sia le attività commerciali fabrianesi, sia coloro che erano o volevano venire a Fabriano. Promuovere, pubblicizzare, far conoscere gli eventi, ancorché solo tipici, è sempre stato indice di sensibilità e anche affinità con coloro che impegnano il loro tempo libero nell’organizzare manifestazioni e sono tanti nostri concittadini».

Quindi, un passaggio sul proiettore che, Santarelli ha informato essere sparito dalle disponibilità comunali. «Arriviamo al proiettore da 15 mila euro: mi fa piacere apprendere che il Comune ne aveva uno. Altrettanto semplice capire che chi lo ha segnalato all’Amministrazione sapeva della sua esistenza e – se dipendente dell’Ente vista la specificità e distinzione dei ruoli fra quello politico e quello gestionale – ed è l’ABC dell’amministratore – deve anche conoscere dove sia. Io provo a immaginare: potrebbe essere “nascosto” fra i mezzi acquistati per la manutenzione del verde pubblico, circa 100 mila euro di spesa di soldi dei cittadini fabrianesi, mai utilizzati, basta guardarsi intorno. Oppure sotto le pannellature della pista di pattinaggio in ghiaccio ecologico: pista di seconda mano, acquistata con 78 mila euro di spesa e che non può essere rimontata perché nella fornitura non è stata compresa l’indispensabile pedana di supporto. Nel deserto delle idee, ci sono solo le finte oasi dei proclami e i veri intralci delle ordinanze», conclude ironicamente e amaramente Giovanni Balducci che ha ricoperto il ruolo di Assessore al Turismo e non alla Cultura.

La replica di Santarelli è lapidaria. «L’ex Assessore alla cultura e al turismo Balducci afferma che non era a conoscenza del fatto che il comune, che lui stesso all’epoca amministrava e che lo vedeva assessore da 10 anni e consigliere di maggioranza da tempo immemore, possedeva un proiettore da 15 mila euro misteriosamente scomparso proprio durante il suo mandato come Assessore. Addirittura, afferma che non era suo dovere esserne a conoscenza».

A queste considerazioni del Sindaco di Fabriano non sono mancati commenti per invitarlo a denunciare l’accaduto. E, visto come il M5S sia giustamente per la chiarezza, sicuramente la denuncia sarà presentata, considerando che si tratta di un bene pubblico sparito. Occorre solo passare dalle parole ai fatti, come spesso evidenziato dal primo cittadino in carica. Altrimenti, il rischio è che si siano fatte solo illazioni con il solo risultato di aver alimentato polemica politica.

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