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Fabriano, Scattolini: «Occorre modificare il regolamento per gli alloggi Erap»

A chiederlo il capogruppo del gruppo Lega Nord Salvini, Fratelli d’Italia e lista Civica, alla luce anche della graduatoria provvisoria dove su 233 domande, sono 141 quelle presentate da cittadini stranieri

Vincenzo Scattolini

FABRIANO – Modificare il regolamento del comune di Fabriano per l’assegnazione degli alloggi Erap. A chiederlo il capogruppo del gruppo Lega Nord Salvini, Fratelli d’Italia e lista Civica Vincenzo Scattolini. «Il regolamento – evidenzia – è fermo dal 2010 con evidenti ricadute sulla graduatoria di assegnazione: su 233 sono 141 gli stranieri», scrive il consigliere di opposizione facendo riferimento alla graduatoria provvisoria per l’assegnazione di 16 case popolari a Fabriano.

«Iniziamo l’esame della proposta dalla autocertificazione Isee per i finti poveri e questo non vale per gli sfratti per morosità a meno che non si tratti di morosità incolpevole; inoltre esaminate le principali novità normative introdotte dalla PDL 207/2018 approvata nella seduta del 20 dicembre 2018 in Regione dove viene rettificato il requisito di accesso e permanenza all’edilizia residenziale pubblica introducendo l’obbligo di essere residente o prestare attività lavorativa nel comune da almeno tre anni, limite temporale che non è previsto dalla vigente normativa. La rettifica è meritevole di essere accolta in quanto potenzia il collegamento tra il territorio e chi vi abita in maniera stabile, permettendogli di accedere al patrimonio abitativo pubblico».

Ciò è particolarmente rilevante in considerazione della crisi economica che ha colpito le Marche e al conseguente notevole aumento di domande di alloggi popolari da parte di cittadini che fino a qualche tempo addietro riuscivano ad accedere al mercato immobiliare. «È evidente, infatti, che se il reddito si riduce o si perde il posto di lavoro la situazione economica familiare diventa drammatica. Chi non è più in grado di sostenere il pagamento di un affitto rischia in poco tempo di perdere anche la casa, senza possibilità alternative, semplicemente perché sul mercato è difficile trovare un proprietario disposto a correre il rischio di affittargli un alloggio», si legge nella mozione.

Altre modifiche concernono l’allegato A della vigente Legge Regionale e riguardano l’attribuzione di punteggi in relazione alle condizioni soggettive e oggettive dell’aspirante assegnatario di alloggio popolare. «Anziani (età superiore a 65 anni) previsto l’aumento da 3 a 4 punti del punteggio massimo attribuibile per la presenza di anziani nel nucleo familiare. Portatori di handicap, aumento da 4 a 5 punti del punteggio massimo attribuibile per la presenza di portatore di handicap nel nucleo familiare. Minori viene innalzata a 18 anni l’età del minore da considerare per l’attribuzione di punteggio al nucleo familiare, oggi tale punteggio è previsto solo nel caso dì presenza nel nucleo di minori fino a dieci anni. Nucleo composto da giovani: viene innalzato da 30 a 35 anni il limite di età dei nuclei familiari composti da giovani coppie per i quali è prevista l’attribuzione di un punteggio preferenziale, da 2 a 4 punti».

Residenza nel comune, «viene aumentato il limite minimo (3 anni) e massimo di anni di residenza necessario per ottenere un punteggio. Attualmente il comune attribuisce 0,25 punti per ogni anno superiore al quinto e fino al quindicesimo; la proposta innalza il limite minimo a 10 anni e quello massimo a 20 anni. Disagio abitativo: chi abita in un alloggio inadeguato, antigienico o improprio può ottenere un punteggio quando il disagio abitativo perdura da almeno un anno dalla data di pubblicazione del bando. Attualmente il punteggio viene attribuito solo nel caso in cui il disagio perduri da almeno due anni. Disagio abitativo derivante da sfratto: La proposta prevede l’attribuzione di un punteggio per il destinatario di provvedimento esecutivo di rilascio non intimato per inadempienza contrattuale, fatti salvi i casi di morosità incolpevole. Attualmente la legge non riconosce alcun punteggio nel caso di sfratto, sia esso derivante da morosità colpevole che incolpevole. La metà degli alloggi disponibili, inoltre, dovrà essere destinato alle famiglie che vivono sotto la soglia di povertà assoluta».

Per la restante parte sarà data priorità, oltre alle famiglie in possesso dei requisiti, «alle categorie fragili come anziani, famiglie con disabili o malati terminali, giovani coppie con non più di 40 anni e figli a carico, genitori separati e divorziati, persone sole con minori e nuclei famigliari in condizioni di emergenza abitativa. Si verifichi, inoltre, la possibile vendita di immobili di pregio, inutilizzati, di proprietà del comune di Fabriano, al fine di recuperare fondi da destinare all’edilizia pubblica».