FABRIANO – È tutto pronto per l’ordinazione di Monsignor Giovanni Mosciatti, parroco di San Facondino a Sassoferrato, Diocesi di Fabriano-Matelica, a nuovo vescovo di Imola.
Il 31 maggio scorso l’annuncio ufficiale della nomina per il sacerdote 61 anni, insegnante di religione da 31 nelle scuole del fabrianese, che ha sempre avuto una grande attenzione per i giovani, manifestata anche dalla passione per la musica. Negli anni scorsi, con la sua band, ha tenuto dei concerti in occasione di feste parrocchiali.
L’ordinazione avverrà oggi, 13 luglio alle 17:30, nella Cattedrale di Imola per mano dell’arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi. Sarà presente anche monsignor Stefano Russo, Segretario Generale della Cei, nonché vescovo della diocesi di Fabriano-Matelica. Dalla stessa Diocesi e soprattutto da Sassoferrato, si sono organizzati con pullman, almeno due, e auto private per partecipare all’ordinazione. Si prevedono circa 200 persone.
«Questa nomina è stata una vera sorpresa. Il Papa desidera che si stia fra la gente e questo è stato sempre il mio agire a Sassoferrato e ovunque sia stato inviato come Parroco», le parole di don Giovanni Mosciatti.
Dopo il solenne rito di ordinazione episcopale, i festeggiamenti proseguiranno alla Rocca Sforzesca dove il neo Vescovo suonerà con la sua band, i “Turno di guardia”. «Nello stemma che ho scelto – racconta don Giovanni Mosciatti – ho voluto che fosse inserita una tromba. Nelle Sacre Scritture rappresenta l’annuncio della Parola e della volontà di Dio. E anche la mia passione per la musica. Dopo l’ordinazione episcopale, infatti, faremo tutti insieme festa, giovani e non».
Con il passare degli anni e nonostante gli impegni, la passione per la tromba e la musica in generale, non si è mai affievolita, anche se i concerti si sono diradati. Ora, questa ordinazione vescovile, «per la quale mi sono preparato con la preghiera. Chiedo al Signore che mi aiuti a vivere questa circostanza della mia vita nel modo più vero, obbedendo sempre alla sua volontà. Ho scelto come motto “Sosteniamoci nella lode di Cristo”. È un inno d’Avvento di Sant’Ambrogio. Insieme possiamo andare più lontano e sostenendoci riusciremo ad essere veri cristiani in questo tempo particolare. Correggiamoci, quindi, per l’amore di Cristo. Desidero poter vivere e testimoniare le parole di Papa Francesco quando descrivendo i Pastori del gregge e li invita a “camminare davanti, indicando la via; camminare in mezzo, per rafforzarlo nell’unità; camminare dietro, sia perché nessuno rimanga indietro, ma, soprattutto, per seguire il fiuto che ha il popolo di Dio per trovare nuove strade”».
Nei giorni scorsi, il saluto alla sua parrocchia a Sassoferrato. «I parrocchiani sono felici per la nomina, ma dispiaciuti per la mia partenza – racconta Mosciatti -. Il 2 giugno, al termine della Messa di prima comunione, una bambina mi ha consegnato una lettera con questa dedica: “Mi dispiace che te ne vai, ma sono contenta che servi Gesù”. Quel foglio è nella mia agenda, a ricordo della grandezza dei piccoli».