FABRIANO – Nuovo appuntamento al Teatro Gentile di Fabriano. Domani, domenica 6 giugno alle 17, grazie all’iniziativa del Comune, dell’Amat e del sostegno di Regione Marche e MiC, in calendario uno spettacolo di danza, Il circo delle bolle, una creazione di Michelangelo Ricci per Compagnia Ribolle energica. Protagonista la magia delle bolle di sapone, un vortice di coreografie e giochi che coinvolgono il pubblico di tutte le età, rendendolo vitale e pronto a partecipare, a muoversi e cantare al ritmo di meravigliose musiche, diventando esso stesso protagonista.
Lo spettacolo
Il circo delle bolle «è poesia, magia, felicità, è un mondo fantastico – scrive la compagnia nelle note dello spettacolo -, familiare, fatto di acqua e sapone, risate e danze. È uno show che accoglie, incanta, accarezza, fa perdere l’età, ritrovando il tuo bambino. È l’abbraccio di personaggi fuori dal tempo, figure danzanti, irresistibili protagonisti. È danza, spensieratezza, energia, vivacità, frenesia e colore. È la magia delle bolle di sapone e la sospensione del tempo. È un vortice di coreografie, giochi e dinamiche che coinvolgono il pubblico. È un pubblico vitale e reattivo, pronto a partecipare, a muoversi e cantare. È un progressivo susseguirsi di ritmi e numeri, di meravigliose musiche. È l’esistenza della magia, del ricrearsi, della gioia».
I protagonisti
Sono gli attori Simona Baldeschi, Maria Grazia Fiore e Maurizio Muzzi a disegnare le coreografie e a giocare la drammaturgia di questa messa in scena di Michelangelo Ricci, dando vita a una miriade di bolle, grandi e piccole, con le loro mani nude o facendo riferimento a strani congegni per reinventare storie esilaranti e divertentissime. Dotati di quella leggerezza triste dei mimi, ma allo stesso tempo coinvolgenti e cialtroni come gli artisti circensi, sono clown, giocolieri e interpreti allo stesso tempo. Questi attori raccontano con garbo stupefacente, senza far spreco di parole, come la poesia sia vicina alla vita e viceversa, un vero circo fatto di numeri senza animali e magia di un mondo che ricorda l’infanzia, nel quale il tempo resta sospeso.