FABRIANO – Sarà presentato questo pomeriggio, 4 novembre, alle 17:30, presso il Teatro Gentile da Fabriano, l’atteso volume curato dal dottor Giancarlo Castagnari e dal professor Terenzio Baldoni, dal titolo: “Fabriano 1900-1918 – Dalla Belle Epoque giolittiana al fronte interno della Grande Guerra”.
La pubblicazione edita dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana mette a disposizione di studenti, ricercatori, docenti e appassionati di storia locale una notevole quantità di materiale documentario, in molti casi sconosciuto, utile per riflettere sull’impatto che la Grande Guerra ebbe sul tessuto economico, sociale, politico e istituzionale della città.
«La memoria del futuro vuol significare la presentazione del passato per conoscere e capire ciò che siamo stati e per verificare quali siano gli echi che giungono da lontano, che arrivano fino ad oggi – scrive Marco Ottaviani, presidente della Fondazione Carifac, nella prefazione al libro- è questo il senso dell’amore per la storia e del vaso comunicante tra passato e presente raccolti nel volume a cura di Giancarlo Castagnari, l’illustre mediatore dei secoli fabrianesi, nonché di altri storici, alcuni giovani, che arricchiscono il panorama locale di un periodo che va dalla “Bella Epoque” giolittiana, con notevoli scoperte scientifiche e tecniche, alla Grande Guerra».
Un arco di tempo approfondito con meticolosi studi, con contributi inediti e di sicuro interesse per Fabriano e il comprensorio. «In questo libro colpisce notare vari aspetti che non sono affatto noti: l’efficientismo post-unitario, come lo definisce lo stesso Castagnari, con l’avvento del Novecento cittadino; l’analisi demografica; la Guerra mondiale raccontata nei giornali; l’evoluzione delle Cartiere Miliani di Fabriano; la giustizia militare e la prigionia ecc. Siamo convinti che l’opera sarà utile agli stessi studenti, alcuni dei quali potranno farne uso per tesi di laurea e altri lavori», conclude il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Fabriano e Cupramontana, Marco Ottaviani.