FABRIANO – «Solo a me pare una scemenza?». Con questo interrogativo il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, ha concluso il suo post sulla pagina Facebook in merito all’utilizzo dei tamponi salivari per la popolazione scolastica, battaglia voluta e vinta, nelle Marche, dalla Lega, con in testa l’assessore regionale all’Istruzione, Giorgia Latini.
La presa di posizione
«Volutamente non sono entrato nella bagarre del vaccino sì vaccino no perché ritengo inutile cercare di convincere chi non ha alcuna intenzione di vaccinarsi e controproducente verso chi nutre dei dubbi e dovrebbe essere avvicinato alla vaccinazione con metodi diversi. Ho rilasciato una sola dichiarazione passata sotto silenzio nella quale dicevo che il Green pass è fondamentale e andrebbe potenziato nel suo utilizzo e vincolo. Credo sia un messaggio sufficiente», l’incipit del post del Primo cittadino di Fabriano che gli è servito come premessa per arrivare all’altro argomento. «Oggi però leggo che la Lega in Regione ha deciso di risolvere a suo modo prevedendo tamponi salivari a tappeto. Dicono che così si consente di ottenere il Green pass e ne fanno una questione di giustizia sociale. Evidentemente sono io che non avevo capito. Io credevo che l’obiettivo fosse aumentare la percentuale di vaccinati, che oggi nella fascia 12-39 anni è pericolosamente bassa, e debellare man mano il virus cercando di farlo depotenziare evitando il rischio di altre varianti e mettendo in sicurezza la popolazione più fragile. Invece no. L’obiettivo è solo ottenere il green pass indipendentemente dal modo. Per cui fondamentalmente l’idea è dipendere da qui ai prossimi X anni dai tamponi salivari che verranno offerti gratuitamente dalle regioni. Tamponi da fare a tappeto ogni 3-4 giorni pagati dalla collettività per un tempo indeterminato con il virus che continuerà a circolare indisturbato compiendo una poco democratica selezione naturale», la conclusione del Primo cittadino di Fabriano, Gabriele Santarelli.