FABRIANO – Valorizzare i siti storici e culturali presenti a Fabriano per rafforzare la vocazione turistica della città. È quanto si sono prefissi i Curatori dell’Oratorio del Gonfalone di Fabriano che hanno ideato un prezioso libretto che illustra e racconta, con magnifiche foto, la storia della Cripta di San Romualdo un’artistica cappella in stile rinascimentale, situata sotto l’altare maggiore della chiesa di San Biagio. Realizzata dal monaco camaldolese architetto Giuseppe Antonio Sorattini nel 1748 per dare definitiva degna sepoltura alle sacre spoglie di San Romualdo Abate, nato a Ravenna nel 953 e morto il 19 giugno 1027 a Valdicastro di Fabriano. Di grande interesse e di bella fattura è la scultura del fabrianese Francesco Altini posta sull’ala destra del sarcofago raffigurante al naturale San Romualdo.
Questa iniziativa culturale si deve anche alla Fondazione Carifac, presieduta da Marco Ottaviani e che ha come direttore generale, Marco Boldrini, che ha editato l’opuscolo. «Sono stati molto lungimiranti e sensibili alle nostre richieste, confermando l’importanza di promuovere, con queste pubblicazioni d’arte, la visibilità e la diffusione al sempre maggior numero di turisti che visitano la nostra città», evidenziano gli organizzatori dell’iniziativa, fra i quali il maestro cartaio Sandro Tiberi che lavora a Carifac’Arte, la scuola internazionale degli Antichi mestieri con sede a Le Conce.
«Nel 2017 è stato realizzato l’opuscolo per l’Oratorio di Santa Maria del Gonfalone, oggi, con questa seconda pubblicazione si vuole valorizzare al meglio il patrimonio artistico di Fabriano. La copertina dell’opuscolo e tutto il servizio fotografico è stato eseguito, con professionalità e spirito di volontariato da Maurizio Cimarra, socio del Fotoclub Arti Visive di Fabriano. Il libretto è tradotto anche in inglese, da Arianna Cerini. I Curatori desiderano ringraziare padre Emilio Gadda, monaco camaldolese priore del monastero e custode della Cripta di San Romualdo, che ha scritto la prefazione e le didascalie. La composizione e la stampa dell’opuscolo è stata eseguita con esperienza e professionalità da Angelo Campioni della Tipolitografia Fabrianese», concludono.