FABRIANO – La Fondazione Carifac sospende le erogazioni liberali fino a tutto il 2018. La perdita di redditività provocata dal buco di bilancio di Veneto Banca e la turbolenza dei mercati finanziari, ha spinto gli organi statutari a prendere questa inedita decisione.
«Lo scenario attuale dei mercati finanziari e la perdita di redditività certa impone l’abbandono da parte di questa Fondazione dell’attuale sistema erogativo su base previsionale e la necessità di adozione di un sistema a consuntivo. Gli organi statutari hanno pertanto disposto la sospensione di nuove erogazioni liberali sino al 31 dicembre 2018».
Poche righe che possono rappresentare un vero e proprio terremoto per Fabriano, una città fortemente provata da lunghi anni di crisi finanziaria. E dove la Fondazione Carifac ha avuto spesso, in questo lasso di tempo, un ruolo di salvagente sia per il Comune di Fabriano, si legga mantenimento del welfare sociale, che per la miriade di associazioni che operano nel territorio per le loro iniziative a sfondo sociale.
Con la crisi che ha investito Veneto Banca, il patrimonio della Fondazione si attestava – prima dell’ultima versione del Decreto Salva Banche che ha portato la holding di Montebelluna a essere acquistata da Banca Intesa per un euro di valore – attorno ai 60milioni di euro, composti da gestioni patrimoniali finanziarie, azioni e obbligazioni. Fra quest’ultime anche i 15milioni che derivavano dall’allora contratto sottoscritto per la cessione della Carifac a Veneto Banca e che avevano sinora rappresentato lo strumento principale per assicurare delle erogazioni nettamente superiori a quelle di analoghe o più grandi Fondazione bancarie.
Il trattamento diverso rispetto a Monte dei Paschi di Siena riservato dal Governo alle Banche Venete ha determinato l’azzeramento delle obbligazioni con conseguente perdita di patrimonio e riflesso sul conto economico. Una delle conseguenze è stata, quindi, che ulteriori 15milioni di euro, di fatto, non ci sono più.
Da qui, quindi, la decisione degli organi statutari della Fondazione Carifac di modificare radicalmente il modo di erogare contributi liberali. Non più in modo previsionale, ma a consuntivo. Quando, cioè, si ha contezza effettiva dei fondi che è possibile erogare senza mettere in sofferenza ulteriore i bilanci della Fondazione Carifac. E per questo è d’obbligo stare fermi per oltre un anno.
Il comprensorio di riferimento, fabrianese in testa, sia a livello istituzionale che associativo, rischia di subire un nuovo importante colpo.