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Fratelli D’Italia, ostacolare il candidato del Pd

Nessuna indicazione di voto ufficiale per Fratelli D’Italia di Fabriano, ma se si ostacola il candidato del Pd, è meglio. Preparato un documento per il futuro sindaco

Carlo Ciccioli e lo stato maggiore fabrianese di Fratelli D'Italia

FABRIANO – Nessuna indicazione di voto ufficiale per Fratelli D’Italia di Fabriano, ma se si ostacola il candidato del Pd, è meglio. Preparato un documento per il futuro sindaco.
Lo hanno ribadito per tanti giorni, ma a scanso di equivoci FdI ha preferito addirittura convocare una conferenza stampa ad hoc per l’indicazione di voto in vista del ballottaggio di domenica 25 giugno.
«Siamo costretti a riflettere su cosa fare. Ringraziamo Daniele Berardinelli e Olindo Stroppa per l’impegno profuso, ma l’atteggiamento di Remigio Ceroni e Silvano D’Innocenzo ci ha fatto perdere tempo prezioso e contribuito a dare una brutta immagine per il centrodestra fabrianese. Un danno rilevante che ci ha impedito di andare al ballottaggio», attacca il portavoce regionale del partito, Carlo Ciccioli.

«Occorre dare discontinuità a Fabriano: città in ginocchio, aziende chiudono e non ci sono alternative. Un gruppo di potere che non ha creato le condizioni per il ricambio e il rilancio, solo assistenzialismo, deve essere mandato a casa», ha tuonato. Ci si attendeva, dunque, un’indicazione di voto chiara e inequivocabile, in stile con la linea del partito. E invece, no. «L’alternativa è il Movimento 5 Stelle, movimento che mostra grandi limiti come classe dirigente e nelle libere scelte, ma rappresenta il cambiamento. Non diremo di votare loro, ma l’aspetto più negativo è se va su lo stesso blocco politico-economico, lobbistico, che governa la città da troppi anni», ha concluso Ciccioli.
Seppur non si abbia avuto il coraggio di ufficializzare la posizione, tutti gli indizi portano verso un voto per Gabriele Santarelli. Tanto è vero che, il portavoce comunale FdI, Giancarlo Pellacchia ha già avuto un incontro con il candidato pentastellato.

«Noi non ci riconosciamo in nessuno dei due schieramenti politici, ma opteremo per il male minore. Abbiamo incontrato Santarelli e per questo lanciamo alcune richieste. Per quel che riguarda la Sicurezza: servizio Polizia municipale h24 nelle frazioni, accordi con vigilanza privata per monitorare al meglio la città e offrire ai cittadini, commercianti e imprese, uno strumento di controllo più efficiente e integrato con la Polizia municipale, mappatura delle zone più a rischio di tutto il territorio comunale per attuare un potenziamento della video sorveglianza, anche in entrata e in uscita dalla città e dalle frazioni, aumento dell’illuminazione pubblica utilizzando sistemi di energia alternativa, rafforzamento del controllo notturno del territorio durante tutto l’anno; il Turismo: trasferire il museo della Carta e della Filigrana nel palazzo del Podestà. In una città che è famosa in tutto il mondo per la produzione della carta riteniamo sia doveroso far sì che la punta di diamante del polo museale sia il museo della Carta che sia inserito nel centro storico, creando così un percorso integrato con il parco del fiume Giano e con tutte le altre bellezze artistiche del centro, generando un flusso turistico che sia meno “mordi e fuggi” e che, grazie alle sinergie da attuare con i comuni limitrofi, possa pernottare a Fabriano.

Per la Cultura e fiume Giano: recupero totale del Ponte dell’Aera e revisione di quanto già fatto dalla passata amministrazione, istituendo un tavolo con esperti del settore per recuperare lo scempio già effettuato. Per la Tutela famiglie e bambini: sostenere la natalità con l’introduzione dei voucher bebè comunale da spendere per prodotti per l’infanzia. Per lo Sport: istituire un fondo destinato alle famiglie veramente disagiate che altrimenti non potrebbero far praticare uno sport a un figlio minore. Studiare, in tal senso, una forma di convenzione con le società sportive. Per la Scuola: creare corsi a settimana breve anche alle Superiori. Infine, no alla ludopatia: limitare la diffusione del gioco d’azzardo patologico che distrugge famiglie e risparmi, con campagne di prevenzione e incentivi fiscali per le attività commerciali che rinunciano a installare slot machine».