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In tanti al funerale del maestro d’arte contemporanea di Fabriano, Franco Giuli

In tanti hanno partecipato alla celebrazione delle esequie dell'artista che si sono svolte oggi nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore. Il feretro, invece, è stato tumulato all’interno della tomba di famiglia nel cimitero di Cerreto D’Esi, sua città natale

Franco Giuli

FABRIANO – Mondo dell’arte e della cultura di Fabriano in lutto per la scomparsa del Maestro Franco Giuli, 84 anni. Il decesso è avvenuto ieri all’ospedale cittadino a seguito dell’aggravarsi della malattia.

Artista astratto molto noto e apprezzato, era nato a Cerreto D’Esi. Si fece conoscere intorno agli anni ’60 a Roma e da lì la sua carriera non ebbe mai interruzioni, arrivando a esporre in sedi prestigiose in Italia e all’estero e a collaborare con i più autorevoli critici d’arte nazionali. Scelse di vivere e lavorare a Fabriano, dove il suo studio, situato in via Bovio, è stato sempre fucina di ininterrotta ricerca artistica. I fabrianesi lo ricordano per aver animato la vita culturale della città negli anni Settanta e Ottanta accompagnando la consorte Vittoria nelle attività della galleria La Virgola.

«I linguaggi dell’artista hanno avuto un costante sviluppo attraverso la sperimentazione dei materiali poveri, come la juta, i cartoni e il legno e molti sono i cicli di opere orientate soprattutto alla visualizzazione di meccaniche, strutture e dinamiche spaziali. Sorprende e suscita davvero interesse – è scritto su una rivista d’arte – l’azione intrapresa da Franco Giuli, nell’elaborazione sistematica di una serie di elementi in folio prodotti dall’industria dei cartonati per l’imballaggio, la cui varietà morfologica risponde alle innumerevoli sperimentazioni a cui l’artista di Fabriano li sottopone». Le sue ultime mostre personali importanti si sono svolte nel 2016 a Roma e nel 2017 a Palermo.

In tanti hanno partecipato alla celebrazione delle esequie del Maestro che si sono svolte oggi pomeriggio, alle 15, nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore a Fabriano. Il feretro, invece, è stato tumulato all’interno della tomba di famiglia nel cimitero di Cerreto D’Esi, sua città natale.

L’ex assessore di Fabriano ai Servizi Sociali, Giorgio Saitta, ricorda come il Maestro avesse a cuore la solidarietà, «rendendosi protagonista di tante aste benefiche, facendo arrivare in città tante opere di artisti contemporanei che ben conosceva, e quindi aiutare l’associazione Oncologica fabrianese».