FABRIANO – Brutta avventura per Urbano Urbani e la sua famiglia. I ladri gli svaligiano la casa. Bottino ingente. «Non ci meritavamo questo. Non ci sentiamo più sicuri in casa nostra. L’intimità è stata violata», l’amaro commento del titolare dell’Airforce, azienda che produce cappe aspiranti.
I ladri, probabilmente esperti, hanno agito ieri, 23 luglio, in pieno giorno. Non è escluso che abbiano atteso il momento opportuno per intervenire, dopo che magari hanno osservato le abitudini familiari. «Mia famiglia, Elisa, ha deciso di passare una giornata al mare. Mentre io e mia moglie, Mirella, dopo una settimana di duro lavoro, avevamo deciso di pranzare fuori. Siamo usciti intorno alle 12, per far rientro alle 14. E, purtroppo, abbiamo trovato l’amarissima sorpresa».
I ladri sono entrati dal retro della casa di Urbani, a Nebbiano. Hanno letteralmente asportato – senza romperlo, quindi – il vetro di una porta finestra e sono entrati in casa. Non hanno perso tempo ed hanno rovistato in tutte le stanze sia al piano terra che a quello superiore. Utilizzando la federa di un cuscino, hanno iniziato a impossessarsi di tutti i gioielli in oro e argento che hanno trovato. Così come di altri oggetti e preziosi che si trovavano sui vari mobili di casa.
«Oltre all’alto valore economico, siamo molto addolorati per l’inestimabile valore affettivo di molti degli oggetti e gioielli rubati. Alcuni erano regali preziosi che mi hanno fatto amici e clienti. Hanno rubato anche l’anello che ho regalato a mia moglie in occasione dei nostri 50 anni di matrimonio. E la spilletta che mi è stata data quando sono diventato “Maestro del lavoro”. Hanno pensato solo ai gioielli, non hanno rubato neppure la busta con dentro 200 euro che era in un cassetto. Evidentemente, erano già soddisfatti del bottino», ricorda sconsolato il titolare dell’Airforce.
La famiglia Urbani ha presentato regolare denuncia e ora si inizierà a indagare.
«Noi non ci meritavamo questo. Abbiamo sempre fatto del bene a tutti. Essere violati nei propri affetti ti lascia una bruttissima situazione psicologica. Non ci sentiamo più sicuri in casa nostra», l’amara conclusione di Urbano Urbani.