GENGA – Nonostante la pandemia da Coronavirus, è stata raggiunta la soglia dei 160mila ingressi alle Grotte di Frasassi di Genga. Un traguardo ottenuto grazie a scelte strategiche e misure tempestive approntate dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio, che gestisce il sito ipogeo di concerto con l’amministrazione cittadina gengarina. Una stretta inevitabile sul personale e la riapertura immediata il 18 maggio, così il Consorzio Frasassi, in un dialogo di costante cooperazione con il Comune di Genga, ha battuto sul tempo gli effetti devastanti della pandemia sul turismo. Complice una decisiva accelerata sul fronte della comunicazione online e offline. Tutto ciò ha portato a 160mila ingressi alle Grotte che, sulla base di una doverosa spending review, hanno assicurato all’ente un assestamento di bilancio, inizialmente messo in pericolo dalle ovvie incertezze dovute alla situazione, visto l’incasso pari a 2,5 milioni di euro. «Aver azzeccato il giusto compromesso tra revisione dei costi e investimenti mirati su un target di turismo, ci ha permesso di vivere con tranquillità il fine anno in previsione della chiusura del bilancio e ci ha dato energie per poter parlare di un 50esimo anniversario, altrimenti non avremmo avuto linfa vitale», il commento del vicepresidente del Consorzio Frasassi, Lorenzo Burzacca.
Il futuro prossimo di Frasassi, infatti, è incentrato sulla ricorrenza storica dei 50 anni dalla scoperta delle Grotte. Il 2021 sarà l’anno che rappresenterà il mezzo secolo di attività del Consorzio e, soprattutto, la vitalità e centralità turistica di un territorio tra i più rappresentativi d’Italia. «Grazie all’ottimo rapporto di collaborazione con la Regione Marche abbiamo ottenuto un risultato importante. Ovvero: l’inserimento nelle aree di interesse turistico della Regione Marche. Un passo decisivo per elevare il nostro territorio a volano turistico di interesse nazionale. E i numeri finora confermati ne sono una prova», ha concluso il sindaco di Genga, Marco Filipponi.