GENGA – «Il consigliere di Fabriano, Andrea Giombi, nell’auspicare un prossimo ingresso del Comune di Fabriano nella gestione delle Grotte di Frasassi, fa riferimento a errori del passato che non si dovrebbero ripetere. Buon augurio. Tutti facciamo degli errori, trovo personalmente giusto e doveroso che ognuno paghi per i suoi. Soprattutto in politica». Se dipendesse dal consigliere comunale di opposizione di Genga, Mario Vescovi, l’ipotesi di un ingresso di Fabriano nel consorzio che gestisce le Grotte di Frasassi, neppure si aprirebbe. Dunque, una porta sbattuta in faccia in modo preventivo.
Preventivo perché dall’Amministrazione comunale di Fabriano non si è mai dato corso alla richiesta avanzata, a più riprese, dal consigliere Giombi. Comunque sia, questa presa di posizione di Vescovi appare esplicativa.
«Prendo atto che, con una certa assiduità, il consigliere comunale di Fabriano, Andrea Giombi, interviene su: andamento dei flussi turistici alle Grotte di Frasassi, su composizione statutaria dell’Ente e sul resto della gestione del complesso ipogeo del Comune di Genga. Al riguardo non conosco in maniera dettagliata ciò che può pensare di tutto questo e dei futuri eventuali assetti societari la nuova Amministrazione di maggioranza che regge il Comune di Genga», le parole di Vescovi che, cassata la proposta proveniente da Giombi, ne ha anche per lo stesso Consorzio.
«Il Consorzio Frasassi, ideato dal compianto Coriolano Bruffa, quasi 50 anni fa, ha esaurito il suo percorso vitale. Pertanto è assolutamente necessario pensare a una gestione più snella e moderna, che risponda direttamente ai cittadini di Genga tramite il Consiglio comunale, eletto democraticamente, senza “scomodare” 4/5 nominati che spesso, quasi sempre, non sono in sintonia con la volontà politica degli stessi rappresentanti dei cittadini. Sarebbero sufficienti due fondamentali figure: un assessore al turismo, nominato dal Sindaco, che segua le linee politiche – programmatiche della proprietà e un Direttore generale che controlli e faccia funzionare tutti i meccanismi gestionali».
Nella sua parte finale, Vescovi lancia una stilettata di nuovo a Giombi. «Quest’ultimo chiede anche che nel parcheggio delle Grotte vi sia una bottega del museo della Carta e della Filigrana unitamente a un punto info per indicare le bellezze del Comune di Fabriano. A tal proposito, nel prossimo Consiglio comunale utile del Comune di Genga, chiederò al Sindaco, Marco Filipponi, come sono regolamentate queste situazioni che in parte sono già in essere presso la biglietteria delle Grotte: Genga per far arrivare le migliaia di turisti che in questi giorni affollano il complesso ipogeo, è costretta a fare grossi investimenti in quattrini e materiale umano a disposizione, pretendere di poter indirizzare i visitatori in altri luoghi mi sembra un po’ presuntuoso per non dire arrogante. Genga ha delle risorse storiche, artistiche, culturali e naturalistiche: non basterebbero due/tre giorni per soddisfarle tutte visivamente».