FABRIANO – A poche ore dalla chiusura ufficiale della campagna elettorale a Fabriano, abbiamo chiesto ai sei candidati il loro appello al voto. Abbiamo deciso che per la pubblicazione seguiremo l’ordine della scheda elettorale.
Giovanni Balducci sostenuto dalle Liste Fabriano Popolare, Liberamente, Pd e Rinascimento-Uniti per Fabriano:
«Al termine di questa campagna elettorale mi sento di dire almeno tre grazie. Grazie a chi ha creduto, fin dal principio, a questa avventura e a chi, invece, si è unito in corso d’opera. Ogni singolo contributo è stato determinante al nostro interno per una crescita di ciascuno e all’esterno per veicolare non promesse, ma la nostra visione della città per i prossimi cinque anni, con progetti e idee da realizzare. Grazie a tutti coloro che non riconoscendosi nella coalizione Insieme per Fabriano hanno preferito lo scontro al confronto, il dileggio alla concretezza, dandoci così l’opportunità di spiegare al meglio il nostro programma amministrativo attraverso anche la loro pubblicità gratuita, soprattutto sui social network. Grazie a tutti coloro che ho incontrato personalmente o con qualsiasi mezzo di comunicazione. Il loro affetto e sostegno, ma anche confronto a volte aspro e sicuramente dialettico, mi ha consentito di ricalibrare alcuni progetti che intendo portare avanti nei prossimi cinque anni di amministrazione della città. Vorrei concludere con un appello al voto in vista di domenica 11 giugno. Tutti, nessuno escluso, hanno potuto notare i differenti modi di conduzione della campagna elettorale. Noi abbiamo scelto di mostrarci, fin da subito, per quello che siamo: una squadra. Non un uomo solo al comando, circondato da yes man che hanno come unico collante, la rabbia e la negatività sistematica – con ogni mezzo, anche i più subdoli – per nascondere la pochezza del proprio programma elettorale infarcito di slogan e promesse vuote. Noi ci siamo candidati perché abbiamo a cuore Fabriano e con questo spirito abbiamo condotto la campagna elettorale. Siamo stati fra la gente, abbiamo ascoltato le loro necessità, i loro suggerimenti, i loro sogni e le loro rimostranze. Noi saremo portavoce di queste istanze perché non siamo chiusi al nostro interno, bensì aperti al dialogo e al confronto costruttivo. Siamo certi che i fabrianesi, che non sono un gregge come qualcuno ha tentato di dipingerli lungo tutta la campagna elettorale, sapranno scegliere. Noi, fin da ora lo diciamo, sapremo con serenità accettare qualunque sia l’esito del voto, perché siamo democratici, liberali, cristallini, propositivi e terribilmente ottimisti».
Crescenzo Papale sostenuto dal Partito Comunista dei Lavoratori:
«Il Partito Comunista dei Lavoratori si presenta con una propria lista autonoma per contrastare gli schieramenti presenti a queste elezioni i cui referenti regionali e nazionali sono quei politici e Parlamentari responsabili dei tagli alla spesa pubblica, del jobs act, del fiscal compact, delle riforme pensionistiche, i cui nefasti effetti hanno colpito anche i fabrianesi e con la coerenza che ci contraddistingue da sempre: Contro il centro-sinistra a Fabriano ovvero, “un comitato d’affari dei poteri forti e del profitto ai danni della popolazione”; Contro la confusione che regna sovrana nei vari cantieri che la sinistra riformista ha cercato e sta cercando di mettere in piedi in questi anni. Contro la destra reazionaria e populista delle “finte liste civiche” appoggiate dai partiti che si dichiarano alternativi al Pd ma contemporaneamente sostengono le stesse politiche di tagli e sacrifici (un vero teatrino dell’assurdo che serve solo a confondere le idee ai fabrianesi che così rischiano di passare da una “dittatura” all’altra). Ma i fabrianesi non devono farsi abbindolare; noi ci presentiamo con il nostro simbolo, coi nostri militanti, perché non abbiamo nulla da nascondere, niente di cui vergognarci e li invitiamo a dare il voto all’unica forza politica indipendente presente a queste elezioni. Il nostro programma è l’unico che può iniziare un vero cambiamento a Fabriano perché è l’unico che mette in discussione il dogma delle compatibilità economiche. Non si può strizzare l’occhio ai poteri forti e allo stesso tempo difendere il lavoro e i beni comuni. In mezzo non si può stare, o di qua o di là. Noi stiamo da una parte sola, quella degli sfruttati, dei pensionati, dei disoccupati, dei migranti. Se ne vadano tutti, governino i lavoratori! Anche a Fabriano!».
Gabriele Santarelli sostenuto dalla Lista del Movimento 5 Stelle:
« Il voto per il Movimento 5 Stelle è un voto di testa e di pancia. Di testa, perché basato sulla consapevolezza di quello che siamo in grado di fare. Di pancia, perché dobbiamo riappropriarci della capacità di indignarci e agire di conseguenza. Noi non siamo quelli della frase ad effetto finale in campagna elettorale, anche se sappiamo che serve. Siamo quelli della coerenza e della forza, dimostrata in questi cinque anni di consiglio comunale, siamo quelli dell’ascolto dei cittadini, della verifica delle loro informazioni e del passaggio ad atti anche pesanti ma giusti – come la procura della repubblica e non solo. Abbiamo solo “seguito i soldi”, come ci ha insegnato Falcone, e abbiamo scoperto dove vanno a finire le risorse che poi mancano anche per le cose essenziali. Siamo convinti, anzi, certi, che è possibile liberare tante risorse andando ad agire su sprechi e pratiche scorrette, come ha evidenziato l’ispettore del Ministero delle Finanze che, seguendo i contenuti dei nostri esposti, ha rilevato, nell’attività dell’amministrazione, sprechi e illegalità diffusa. Il voto per il Movimento 5 Stelle è anche un voto di cuore, perché la nostra azione politica è guidata dall’amore per la nostra città e il nostro territorio. Noi siamo quelli che da sempre girano le frazioni, perché le riteniamo importanti quanto il centro della città. Soprattutto siamo quelli che grazie alla loro mancanza di accordi, di caccia alla preferenze, di equilibri malsani, possono cambiare davvero le cose perché siamo liberi. Siamo giovani, onesti, capaci e competenti, abbiamo imparato in questi cinque anni cosa possiamo fare e come farlo: ci presentiamo con alle spalle un’esperienza importante, frutto di anni di lavoro e studio, che ci consente di entrare in comune operativi sin dal primo giorno.
Ma il voto al Movimento 5 Stelle è soprattutto un voto di pancia, che nasce dalla voglia di cambiare e dal sentire che questo è momento di farlo, questo è il momento di fare una scelta: se restare nella palude e nella tristezza di una città che non cambierà perché userà i vecchi metodi, o se tirare fuori la testa e prendere una boccata d’ossigeno, per tornare orgogliosi della nostra città. Questa è l’occasione per iniziare ognuno a fare la propria parte. La matita che vi verrà consegnata l’11 giugno deciderà le sorti della città e non solo per i prossimi 5 anni.
Fabriano ha bisogno di un taglio netto con il passato e solo chi ha le mani veramente libere può permettersi di operare scelte coraggiose ma necessarie. Buon voto».