FABRIANO – C’è preoccupazione per le scelte del Gruppo Fedrigoni, che ha siglato con l’inglese Portals un accordo che prevede lo stop per 10 anni alla produzione di carta moneta negli stabilimenti di Fabriano. Il Movimento 5 Stelle, con un’interrogazione presentata dalla consigliera fabrianese Simona Lupini e sottoscritta anche dalla capogruppo Marta Ruggeri, ha presentato un’interrogazione per approfondire la situazione.
L’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi, rispondendo a nome della Giunta, ha riferito di contatti con le parti sociali, preoccupate per la perdita di professionalità delle maestranze a seguito di uno stop così lungo, e con l’azienda, che ha confermato la decisione di fermare la produzione fabrianese. Altresì confermato però l’impegno a mantenere l’occupazione, spostando gli addetti nella produzione di carta artistica, in forte crescita, e nella produzione di alcune carte di sicurezza. Dalla consigliera Lupini, l’invito è a mantenere alta l’attenzione. «Bene che l’impresa abbia confermato e precisato come verrà tutelata l’occupazione: alla Regione chiedo di continuare a monitorare la situazione, impegnandosi a intervenire a tutela della produzione e dell’occupazione con un’ottica proattiva, nello spirito di Focus Lavoro, l’evento sulle crisi industriali che abbiamo svolto proprio a Fabriano lo scorso 18 giugno», ha concluso la consigliera regionale pentastellata di Fabriano.
Gruppo Fedrigoni, le preoccupazioni dei sindacati
Nell’incontro dell’8 luglio scorso con l’assessore Aguzzi, le organizzazioni sindacali hanno rappresentato dubbi sugli accordi, non ancora perfezionati ma previsti. In particolare proprio per il passaggio di attività dell’impresa che prevede un impegno a non produrre per 10 anni carta per banconote e passaporti nella cartiera di Fabriano. Sebbene ci siano garanzie circa la salvaguardia dei livelli occupazionali, i sindacati temono, con questa clausola contrattuale, di perdere definitivamente la professionalità, acquisita in tanti anni di lavoro, che costituisce una eccellenza per l’intero paese. «L’assessorato – aveva garantito Aguzzi – seguirà passo passo il percorso e verificherà se ci siano le condizioni per ridurre, per quanto possibile, il vincolo di impegno a non produrre carte valori. Con una nota scritta – ha concluso l’assessore – porteremo all’attenzione della proprietà queste preoccupazioni pienamente condivisibili».