FABRIANO – L’Amministrazione comunale pentastellata di Fabriano si schiera dalla parte dei residenti del centro storico e il sindaco, Gabriele Santarelli, firma un’ordinanza che, di fatto, rappresenta un vero e proprio giro di vite sulla movida cittadina. «I gestori hanno disatteso gli impegni che si erano presi e che erano stati comunicati ai residenti», il j’accuse lanciato dal primo cittadino.
«Ho appena firmato l’ordinanza con la quale viene limitata la somministrazione e il consumo di bevande alcoliche e superalcoliche al di fuori dei locali e delle aree di pertinenza degli stessi. Questo provvedimento si è reso necessario nel tentativo di limitare l’abbandono di bicchieri di vetro e di plastica e delle bottiglie nelle vie del centro storico. È un piccolo, ma importante segnale di attenzione nei confronti dei residenti che, soprattutto nel fine settimana, sono costretti a subire le conseguenze dei comportamenti maleducati e incivili di alcuni avventori di questi locali. È solo la prima iniziativa che prendiamo per cercare di arginare questo fenomeno che di solito viene chiamato movida, ma che in realtà è soltanto il sintomo di una dilagante maleducazione e mancanza di rispetto. Prossimamente abbiamo intenzione di incontrare i gestori dei locali, soprattutto del centro storico, per programmare degli interventi e delle iniziative unitarie. Questo perché non bisogna dare per scontato e come inevitabile il fatto che il divertimento debba per forza portare a un totale disinteresse verso il decoro urbano e a comportamenti incivili», il post – come sempre su Facebook, luogo principe della comunicazione pentastellata – pubblicato dal sindaco di Fabriano.
I titolari e gestori di esercizi commerciali, pubblici esercizi, attività artigianali e circoli privati di tutto il territorio comunale – a partire da questa sera 2 febbraio e fino a fine anno – nei giorni di venerdì, sabato e prefestivi, dalle 21 alle 6 del giorno successivo, sono obbligati «a sospendere l’attività di vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche; di esercitare – direttamente o tramite proprio personale, appositamente istruito – attività di controllo sugli avventori all’esterno delle attività e nelle immediate vicinanze, al fine di impedire ovvero almeno limitare: il consumo di bevande alcoliche e superalcoliche, salvo che nelle superfici all’uopo autorizzate; gli schiamazzi, le intemperanze ovvero altri comportamenti che comunque possano arrecare sensibile disturbo alla quiete pubblica ed al riposo delle persone; l’abbandono indiscriminato di rifiuti; rendere nota la presente Ordinanza mediante l’esposizione di cartelli informativi ben visibili sia all’interno che all’esterno del locale».
In caso di reiterata inosservanza dell’Ordinanza, oltre a sanzioni intermedie, si potrà arrivare alla chiusura del locale per un massimo di quindici giorni su disposizione del Questore.
Ma potrebbe non essere finita qui. Infatti, l’Amministrazione comunale di Fabriano chiederà all’Arpa Marche «di effettuare appena possibile, rilevamenti sul rumore da movida presso alcuni esercizi mediante registrazioni audio e rilievi fonometrici». Dunque, si rischiano ulteriori provvedimenti.
Intanto, una domanda che molti si pongono: «Ma l’Ordinanza vale anche per le bevande analcoliche o no?». Perché se così non fosse, la problematica dei rifiuti abbandonati in strada potrebbe essere stata affrontata solo a metà.
Infine, su Facebook iniziano a spuntare risposte ironiche, ma fino a un certo punto a questa ordinanza, dipingendo Fabriano come una città americana durante il periodo del Proibizionismo.